Una performance incredibile davanti ad oltre 100 milioni di spettatori nel mondo
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Justin Timberlake è stato il protagonista musicale assoluto nell'intervallo del Super Bowl, la finale del campionato NFL americano. L'evento, seguitissimo in tutto il mondo, è stato un mix di ritmo e sentimento. Durante la performance infatti, l'ex cantante degli Nsync, si è esibito proponendo alcuni tra i suoi successi più famosi, realizzati con coreografie spettacolari. Toccante invece il tributo a Prince.
Proprio l'US Bank Stadium di Minneapolis, città natale di Prince, si è unito in un momento di profondo raccoglimento quando Timberlake si è seduto al pianoforte e ha cantato davanti a un enorme telo bianco che proiettava immagini del cantante deceduto nel 2016 per un'overdose di farmaci. Una luce viola (richiamo evidente a "Purple Rain" dal cui film è stato tratto il video) ha fatto da contorno a un momento emozionalmente sentito, sulle note di "I would die 4 U".
Ma l'half time del Super Bowl è stato soprattuto un adrenalinico concentrato di ritmo e danze sfrenate. Justin si è esibito sulle note di alcuni dei suoi più grandi successi come "Rock Your Body", "Sexy Back", "Cry Me a River", "Mirrors" e "Can’t Stop the Feeling!", dimostrando ancora le sue doti di ballerino.
La sua terza presenza al Super Bowl in oltre 20 anni di carriera (l'ultima nel 2004 aveva fatto scalpore per il capezzolo in vista di Janet Jackson con cui aveva duettato) ha celebrato anche l'uscita del suo nuovo album, "Man of the Woods" dopo cinque anni di assenza dalle scene musicali.