Katy Perry fa infuriare i musulmani con il video di "Dark Horse"
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Accusata di blasfemia per aver bruciato un simbolo divino
Dopo essere stata presa di mira dagli ambientalisti, che non le avevano perdonato l'uso di animali in "Roar", ora Katy Perry si è inimicata anche il mondo musulmano che l'ha accusata di blasfemia. Nel video di "Dark Horse" la Perry è una faraonessa pop che incenerisce un suddito, bruciando insieme a lui anche i gioielli che porta al collo, tra cui un ciondolo dedicato ad Allah.
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A scatenare la polemica un utente del sito di petizioni online "Change.org", Shazad Iqbal, che si è attivato per far rimuovere il video da Youtube: "Nel video di Dark Horse si vede un uomo che viene bruciato mentre indossa un ciondolo (anch'esso bruciato) che forma la parola 'Allah'. La blasfemia è chiaramente esplicitata nel video dal momento in cui Katy Perry (che appare come l'antagonista di Dio) inghiotte il fedele e la parola data alle fiamme".
Non è la prima volta che il mondo musulmano si scaglia contro le reginette pop occidentali. Rihanna era infatti finita nell'occhio del ciclone per uno shooting giudicato "sexy" in cui appare con indosso l'hijab (il velo tradizionale) davanti ad una moschea. La stessa sorte era capitata a Lady Gaga, costretta ad annullare la tappa di Jakarta per le minacce islamiche. Strategia diversa per la provocatrice per antonomasia Madonna, che ha deciso di giocare d'anticipo iniziando a studiare a fondo il Corano.