SUCCESSO IN SERBIA

L'"Orchestra dei cento ragazzi" porta in Serbia il suo messaggio di pace per l'Euroa

Grande successo per i due concerti tenuti a Belgrado e Novi Sad dalla compagine di allievi tutti di età compresa tra i 12 e i 20 anni

05 Set 2014 - 16:11

Grande successo per l'"Orchestra dei cento ragazzi", protagonista, il 30 e 31 agosto, di due concerti "per l'Europa di domani" a Belgrado e a Novi Sad, in Serbia. La formazione, composta da allievi di età compresa tra i 12 e i 20 anni e provenienti da vari Paesi, ha così onorato al meglio l'iniziativa dell'Istituto italiano di cultura di Belgrado nell'ambito del semestre di presidenza italiana della Ue e in occasione del centenario della Grande Guerra.

L'"Orchestra dei cento ragazzi" porta in Serbia il suo messaggio di pace per l'Euroa

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Un messaggio di pace e speranza per il futuro dell'Europa. Lanciato attraverso il linguaggio universale per eccellenza, quello della musica, e con il contributo di quei giovani che quell'Europa la dovranno costruire e mantenere. I musicisti che compongono l'orchestra sono i migliori allievi scelti dalle scuole di musica dei rispettivi Paesi, ovvero Italia, Austria, Slovenia, Serbia e Macedonia. Paesi che cento anni fa erano schierati in guerra su fronti opposti: i nonni dei loro padri si sono combattuti al fronte e ora questi ragazzi condividono ideali comuni in un contesto di dialogo e scambio interculturale.

Nei due concerti, tenuti alla Kolarac di Belgrado e alla Sinagoga di Novi Sad, sono state eseguite musiche di Beethoven, Bach, Vivaldi, Grieg, Dolar, Morricone, Piazzolla, Vlady Bianchini (di cui è stata eseguita in prima assoluta la composizione "Elda").
A cento anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, e in considerazione del delicato periodo storico, il direttore dell'Istituto di cultura di Belgrado Sira Miori ha detto che con i due concerti si è voluto fare una "riflessione su tali terribili eventi per ribadire la necessità dell'impegno a costruire un futuro di pace".

Per l'"Orchestra dei cento ragazzi", promossa dall'Associazione Culturale Italiana Gaia Eventi insieme alle scuole di musica di Slovenia, Macedonia e Serbia, questo è stato il culmine di un lavoro iniziato cinque anni fa. A dirigerla ci sono i maestri Alberto Cavoli (Italia), Goran Uzelac (Serbia) e Primoz Kerstanj (Slovenia).

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