Vasco Rossi torna live dopo la pandemia: 120mila in delirio a Trento
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Folla oceanica alla Trentino Music Arena per l'inizio del primo tour del Komandante dopo gli anni di stop per la pandemia
"Ciao, ciao a tutti. Benvenuti, ben tornati, ben arrivati. Vivi, sani e lucidi. Finalmente, finalmente, finalmente di nuovo insieme". Così Vasco Rossi ha salutato i 120mila che hanno invaso il catino della Trentino Music Arena di Trento per la prima data del suo nuovo tour. Il ritorno dal vivo tre anni dopo l'ultimo concerto e dopo i due di stop e rinvii causati dal Covid. Due ore e mezzo di rock e una trentina di canzoni in puro stile Komandante, che ha fatto sentire la sua voce in modo forte su quanto sta accadendo: "Fuck the war. Fanculo la guerra".icolata e l'accenno di Canzone che sfuma nell'immancabile chiusura con Albachiara.
Un boato ha accolto Vasco sul palco, appena il buio è iniziato a calare sullo spazio verde (27mila metri quadri di musica, sudore, emozioni). Un boato risuonato nella valle che accoglie l'Arena, incastonata tra le montagne del Trentino. E lui, il Komandante, il sorriso sornione e scanzonato di sempre, l'andatura inconfondibile, il cappellino immancabile, non si è risparmiato.
Il concerto è partito con "XI Comandamento", primo di una lunga serie di estratti dall'ultimo disco "Siamo qui", uscito a novembre: da "La pioggia alla domenica" a "L'amore L'amore", per arrivare a "Una canzone d'amore buttata via" e nei bis "Siamo qui". "Siete fantastici, quanto mi siete mancati. Era tempo che volevo farvi sentire queste canzoni. Finalmente, non ci credevo quasi più: sono molto eccitato. Incredibile, è stata lunga però siamo ancora qua, evviva. Eh, sì", ha rilanciato poco dopo, mostrandosi su quel palco mastodontico (90 metri di lunghezza per 28 di altezza) in gran forma - 70 anni festeggiati a febbraio -, nonostante i tre anni di stop e l'emozione che ogni tanto ha fatto capolino. In scaletta non sono mancati i vecchi successi (anche datati come "Ti Taglio la Gola", "Toffee" o "Siamo soli") e le irrinunciabili ballate come "Stupendo" e "Un Senso". Su "Rewind" il consueto lancio di reggiseni e ragazze in topless a favore di maxischermo.
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E Vasco non ha mancato di alzare la voce su quanto sta accadendo in questo periodo. "Fuck the war. Fanculo la guerra - ha tuonato accolto dall'ovazione della platea durante "Sballi ravvicinati del terzo tipo" -. Noi siamo contro la guerra, contro tutte le guerre, perché tutte le guerre sono contro la civiltà. Tutte le guerre sono contro l'umanità, contro le donne, contro i bambini, contro gli anziani. E la musica è contro la guerra. Pace, amore e musica - invita il rocker -. Facciamo l'amore. L'amore e la musica". La chiusura è all'insegna dei fuochi d'artificio dopo "Siamo solo noi", "Vita Spericolata" e l'accenno di "Canzone" che sfuma nell'immancabile chiusura con "Albachiara".
Ora si prosegue con 11 date tutte sold out: 660mila biglietti venduti, compresi quelli per il doppio appuntamento al Circo Massimo l'11 e 12 giugno.