A 15 giorni dall'assegnazione degli Oscar del cinema francese
Restano senza guida gli Oscar francesi del cinema. La direzione dei prestigiosi "Cesar" ha annunciato le "dimissioni collettive" a 15 giorni dall'assegnazione dei premi. Il motivo? Le polemiche per il record di nomination al regista Roman Polanski, accusato di violenze sessuali, e le accuse di opacità nella gestione del premio.
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"Per onorare i protagonisti del 2019 nel cinema - spiega in un documento l'Accademia, presieduta dal 2003 dal produttore Alain Terzian - per ritrovare la serenità e far sì che la festa del cinema rimanga una festa, il consiglio d'amministrazione dell'Associazione per la Promozione del Cinema ha preso la decisione all'unanimità di rassegnare le dimissioni".
L'annuncio arriva dopo la pubblicazione su Le Monde di una lettera aperta in cui 400 personalità del cinema - fra cui Omar Sy, Bertrand Tavernier, Michel Hazanavicius, Jacques Audiard, Marina Foïs e Agnés Jaoui - hanno chiesto una "profonda riforma" dell'Accademia dei Cesar.
Nel mirino c'è soprattutto Polanski, in testa alle nomination con il suo ultimo film, "J'accuse", contestatissimo dalle associazioni femministe e, più in generale, dall'opinione pubblica francese. Alcune associazioni hanno già lanciato un appello a manifestare la sera della cerimonia davanti alla Salle Pleyel di Parigi, dove è in programma la consegna dei Cesar.
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