La presenza di musica nostrana è del 45%, ben al di sopra della soglia minima auspicata nel Ddl
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Dopo la vittoria di Mahmood a Sanremo il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini aveva polemizzato per poi fare "pace". Dalla Lega è poi partito il progetto di legge per trasmettere più musica italiana, ma secondo i dati EarOne il 45% della musica in radio è italiana. Intanto il ministro dell'Interno conferma: "Il progetto c'è ed è richiesto da tanti artisti italiani, ma non sarà il Parlamento a decidere che musica va in onda sulla radio".
IN RADIO IL 45% DELLA MUSICA E' ITALIANA - A quanto riportato da uno studio pubblicato sul "Sole 24 Ore", basato sui numeri ufficiali di EarOne (società che monitora la messa in onda radiofonica), la presenza di brani in lingua italiana nel 2018 ha toccato quota 45% con un picco del 53% a giugno. Il punto più basso è stato invece toccato a gennaio con il 38%, percentuale comunque superiore a quella minima proposta nel disegno di legge.
SALVINI: "OGNI RADIO FA I SUOI PALINSESTI" - "E' un invito che vale anche per i ragazzini che giocano a calcio nelle giovanili - continua Salvini a Rtl - il governo non può imporre niente, ma se come in altri paesi europei ci fosse più attenzione, disponibilità e apertura per gli artisti italiani, i musicisti italiani e i calciatori italiani sarebbe anche un bene per la nostra cultura e lavoro in più. Ogni radio però si fa i suoi palinsesti e ognuno ascolta la musica che crede".
Per il ministro "la musica è quanto di più soggettivo ci possa essere. Mi hanno rotto le scatole per una settimana perché non sono riuscito a dire che mi piaceva la canzone di Mahmoud e preferisco Il Volo o Vasco Rossi".
In alcuni Paesi, come ad esempio la Francia, ci sono infatti delle quote per legge: "Mi piacerebbe che venisse su spontaneamente, come fare la spesa è un atto politico e comprare e mangiare prodotti italiani non lo puoi imporre per legge, ma fa bene alla salute perché i nostri prodotti sono controllati e tutela il nostro lavoro. La musica è bella perché è varia e ognuno ascolta quello che ritiene ma se ci fosse più spazio per i nostri ragazzi sarebbe un bene per tutti". Infine una battuta su Fedez: "L'ultimo brano non è male: ho sentito il pezzo ieri, non è male. Non mi sta molto simpatico, ma se fa una cosa gradevole è gradevole".