Unanime il dolore per la scomparsa della grande attrice, ricordata anche dalle più alte cariche delle istituzioni
La scomparsa di Monica Vitti ha suscitato un'ondata di cordoglio, che va dal mondo dello spettacolo a quello della politica. "Un'attrice immensa, completa, dalla personalità forte e incisiva - dice di lei Carlo Verdone -. Le giovani attrici dovranno studiare bene le sue interpretazioni, ne saranno illuminate".
Verdone è peraltro legato alla Vitti da un episodio personale che è stato decisivo per la sua carriera. "La ricorderò sempre per esser stata la prima attrice a incoraggiarmi e ad applaudirmi in una visione privata a casa di Sergio Leone di 'Bianco Rosso e Verdone' - dice -. Con Anna Magnani sarà ricordata come un'attrice straordinaria sia nel dramma sia nel brillante. Ha avuto uno splendido e ammirevole uomo accanto: Roberto Russo".
Sophia Loren è "dispiaciuta, molto addolorata": "La Vitti era una grande attrice. L'ultima volta che l'ho vista? Troppo tempo fa, era al funerale di Mastroianni".
Pippo Baudo la ricorda così: "Ho avuto l"onore di conoscerla bene, di esserle amico, parliamo di una donna eccezionale. Era speciale: comica, autoironica e capace di fare tutto. Basti pensare a Polvere di Stelle con Sordi. Avevamo un rapporto affettuoso, abbiamo fatto Canzonissima insieme e le piaceva parlare in dialetto siciliano per giocare, perché era originaria di Messina".
"Mi dispiace molto della morte di Monica Vitti anche perché era una mia compagna di strada - commenta addolorato Maurizio Costanzo -, diciamo abitavamo molto vicini quando eravamo giovani... poi ci siamo sempre frequentati fin quando si è ammalata. Mi manca già molto come peraltro mi manca Sordi come mi manca Antonioni".
“Ho lavorato con lei, facemmo insieme nel '79 il film Un amore quasi perfetto o quasi con la regia di Michael Ritchie con Keith Carradine, e Raf Vallone. Lei faceva mia madre, conservo bellissimi ricordi di quel set, tra Parigi e Cannes, fu con lei una esperienza meravigliosa, che professionista che era e che carattere!", dice Christian De Sica. L'attore ci tiene ad aggiungere lodi per Roberto Russo: "Un uomo meraviglioso che si è dedicato in maniera particolare a Monica, sapevo che ogni mattina presto la portava a spasso a Villa Borghese. E' stato l'uomo più prezioso della sua vita".
Il saluto alla grande attrice arriva anche dal mondo delle istituzioni. "Addio a Monica Vitti, addio alla regina del cinema italiano - ha twittato il ministro della Cultura Dario Franceschini -. Oggi è una giornata davvero triste, scompare una grande artista e una grande italiana". Il presidente del Consiglio Mario Draghi, inviando le condoglianze a Roberto Russo e a tutti i suoi cari, in una nota del Governo l'ha voluta ricordare come "un'attrice di grande ironia e di straordinario talento, ha conquistato generazioni di italiani con il suo spirito, la sua bravura, la sua bellezza. Ha dato lustro al cinema italiano nel mondo".
Il Cardinale Gianfranco Ravasi la ricorda con una sua citazione: "Le donne mi hanno sempre sorpresa: sono forti, hanno la speranza nel cuore e nell'avvenire. La vita è un dono, non si può buttarla via, la si deve proteggere".
"Ci manchi da 20 anni, ma eri e resti viva, con le immagini della tua arte, con quell'incontro tutto romano tra energia, dubbi, bellezza e ironia", dice il presidente dell'Anica Francesco Rutelli ricordando Monica Vitti.