PRIMA NAZIONALE

"L'angelo bugiardo", l'arte e la vita di Lucio Dalla arrivano in teatro

Prima nazionale alla sala Umberto I di Roma per lo spettacolo che racconta il cantautore bolognese. Tgcom24 ne ha parlato con il regista Duccio Forzano

di Massimo Longoni
03 Nov 2019 - 12:16
 © Ufficio stampa

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Debutta lunedì 4 novembre, in prima nazionale, alla sala Umberto I di Roma, "L'angelo bugiardo". Si tratta di uno spettacolo musicale che racconta il personaggio Lucio Dalla. A impersonare il cantautore sarà l'attore Enzo Paci, mentre la regia è di Duccio Forzano. "Abbiamo creato un allestimento affascinante per un racconto in cui le canzoni di Dalla si incastrano, insieme a una serie di aneddoti. E la gente può cantare" spiega il regista a Tgcom24

Uno spettacolo che incorpora una duplice anima. Nasce infatti dall'incontro tra Forzano, immaginifico regista televisivo, e Gianni Salvioni, produttore e discografico, che con Dalla ha lavorato per 15 anni e che da qualche tempo proponeva le sue canzoni in un concerto omaggio. "Con la sua band lui portava in giro già da un po' un recital fatto di musiche e aneddoti personali - spiega Forzano - dal momento che ha lavorato tanti anni con Dalla. Avevamo voglia di fare qualcosa che fosse più teatrale e così è nato 'L'angelo bugiardo'". 

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Nelle due ore di spettacolo Dalla è un angelo vestito di bianco, che però non ha perso le sue caratteristiche terrene, Come quella di essere un inguaribile bugiardo, inclinazione che negli aneddoti raccontati emerge chiaramente a più riprese. "Lo spettacolo è un vero e proprio un racconto di copione, con Dalla che si rivolge alla band e al pubblico, e in cui le canzoni si incastrano, insieme a episodi reali della vita del cantautore che ne tratteggiano il carattere" racconta Forzano. Canzoni, racconti ma anche una messa in scena multimediale dal grande fascino in cui Giuliano Sangiorgi leader dei Negramaro duetta con la band in "Futura", si vede Kledi Kadiu ballare sulle note di "Balla Balla Ballerino" e con Charlotte Lazzari su “Anna e Marco”, mentre il professore di storia dell'arta. Flavio Caroli spiega il quadro di Arnold Böcklin “Sant’Antonio e i Pesci” che ha ispirato la canzone “Com’è profondo il mare”.

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"Con questo spettacolo abbiamo cercato di mettere in scena un allestimento che affascina e dia un senso a ciò che è stato fatto - dice il regista -. E fa anche cantare il pubblico, perché quando partono i brani più celebri è impossibile non seguirli cantando. In televisione, che è il mio mezzo usuale, è più semplice perché ci sono più mezzi e budget maggiore. Però devo dire che quell'esperienza mi ha permesso di trovare il modo di creare un allestimento affascinante anche con un budget più ridotto".

Dopo Roma lo spettacolo farà tappa a Bari (Teatro Palazzo, 21 dicembre 2019), Napoli (Teatro Cilea, 28 novembre 2019), San Giovanni in Persiceto – Bologna (Teatro Fanin, 29 febbraio 2020), Como (Teatro Sociale, 25 marzo 2020), Sanremo (Teatro Ariston, 17 aprile 2020). Altre date dovrebbero essere aggiunte a Savona, Padova, Torino, Milano.

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