AL CINEMA PER DUE GIORNI

Laurie Anderson: "Attraverso il cuore di un cane racconto la vita e la morte"

Arriva nei cinema solo per il 13 e il 14 settembre "Heart Of A Dog", il film dell'artista statunitense. Tgcom24 l'ha incontrata

di Massimo Longoni
13 Set 2016 - 11:39
 © ufficio-stampa

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Arriva per due giorni nelle sale italiane, il 13 e 14 settembre, "Heart Of A Dog", il film di Laurie Anderson presentato alla scorsa Mostra del cinema di Venezia. Il film, tra ricordi personali, momenti di animazione e tributi agli artisti che l'hanno ispirata, è un'ipnotica riflessione su vita e morte, incentrata su Lolabelle, l'adorato cagnolino di Laurie, morto nel 2011. "Il film si chiede cosa siano le storie e come vengono raccontate" dice a Tgcom24.

L'anteprima del film (la cui colonna sonora è uscita il 9 settembre anche in una speciale edizione italiana) è stata fatta al teatro Franco Parenti, con tanto di performance aperta ai cani, audience privilegiata per la musica di Laurie ("Mi diverte suonare per i cani perché quando improvvisi non sanno aspettarsi quale nota seguirà, e poi sono sempre molto attenti: non si sa mai, magari salta fuori del cibo!"). "Heart Of A Dog" è dedicato a Lou Reed, marito dell'artista scomparso nel 2013, che interpreta la coda musicale con il suo brano "Turning Time Around".

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Cos'hanno di così speciale i cani?
Sono i "signori dell’empatia". E sono anche ottimi osservatori, loro fanno attenzione a tutto e passano la vita a guardare. Non hanno iPhone o iPad dai quali farsi distrarre. Spesso sono preoccupati. Soprattutto dal cibo: arriverà presto o tardi? La gente che non ha mai avuto un cane non capisce, non può capire il rapporto che si instaura con un cane. Ti guardano strano, pensano tu sia ridicolo e “fatti una vita”.

Al teatro Parenti ha suonato per loro. Come è stato?
Divertente da morire! Erano sul palco, si guardavano intorno, sembravano un po’ attenti e un po’ annoiati. Alla fine uno mi ha messo le zampe sulle spalle e mi ha leccato il viso per due minuti. Quale segno di apprezzamento maggiore? E’ stato bellissimo. E folle al tempo stesso. C’era un boarder collie con un occhio azzurro e uno marrone. Aveva un’espressione indescrivibile: pensa alla persona più carina che puoi immaginare.

Ha detto che per realizzare il film il suo mantra è stata la frase di David Foster Wallace "ogni storia d'amore è una storia di fantasmi"...
Noi proviamo a vedere quelli di cui abbiamo bisogno ma la maggior di questo è una proiezione di quello che noi vogliamo e pensiamo che quella persona sia. E vediamo a malapena chi ci sta davvero di fronte. E per la maggior parte del tempo siamo ciechi, vediamo solo quello che vogliamo vedere. Abbiamo di fronte dei fantasmi. I cani sono più nel presente. Non hanno piani, progetti, rimpianti.
 

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Il tema principale del film sono le storie e come vengono narrate.
Per esempio. La storia della tua infanzia: se ti chiedessi che tipo di ragazzo sei stato cosa risponderesti? Potrebbe essere una risposta molto lunga. Forse non sei tu stesso il miglior narratore per la tua storia, ma qualcun altro. Quando lo fanno occhi esterni, persino quelli di un cane, il cui punto di vista è prossimo al terreno, mettono insieme una serie di storie, che vanno a costruire il tuo ritratto. Ma queste potrebbero essere anche sviate. Pensa a quando compri un libro su Amazon: subito il sistema ti consiglia un altro libro che dovrebbe essere nei tuoi gusti. Ma è sbagliato! La prima volta che ho fatto un acquisto su Amazon era un regalo per un’altra persona perciò… non crediate di conoscermi!

Nel film si parla di vita e di morte. Che rapporto ha con la morte e con la perdita di persone amate? 
Con la scomparsa di Lou ho scoperto che il lutto non esiste. La morte è letteralmente la liberazione dell'amore, la vita che prende un'altra forma. Non credo nel paradiso e quindi non posso credere che lui sia lì, da qualche parte. Ma la sua musica, la sua arte, sono dappertutto.

Ha doppiato personalmente la versione italiana del film. Come è stato?
Una grande fatica! L'inglese è molto più succinto e quindi dovevo usare molte più parole per dire le stesse cose. Ma la vostra lingua è così musicale che volevo farlo assolutamente. L'ho studiata a scuola e questo mi ha aiutato ma comunque nel doppiaggio a volte, per mettere tutte quelle parole, dovevo correre troppo.

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