Colin Firth, un gentleman amato dal pubblico e premiato dalla critica
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L'attore britannico festeggia a 24 ore di distanza dal "rivale" Hugh Grant
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Dopo Hugh Grant, un altro divo inglese taglia il traguardo dei 60 anni: Colin Firth. Per uno scherzo del destino i due uomini di Bridget Jones spengono infatti le candeline a 24 ore di distanza uno dall'altro. Una carriera brillante per Firth, che dopo l'esordio con ruoli romantici ha saputo mettere in luce il suo talento anche in film drammatici e thriller, fino all'Oscar nel 2011 per "Il discorso del re" nei panni di Giorgio VI.
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Gli esordi tra cinema e tv - Colin Firth è nato in Gran Bretagna, ma ha trascorso parte della sua infanzia in Nigeria (dove insegnava il padre), per poi trasferirsi a 11 anni negli Stati Uniti. A cavallo degli Anni Ottanta e Novanta si fa le ossa tra teatro, cinema e tv fino alla grande occasione che arriva nel 1995. Nei panni di Mr. Darcy, nell'adattamento televisivo di "Orgoglio e pregiudizio", si fa notare a livello internazionale e viene premiato dalla critica.
La svolta da commedia a dramma - Negli anni successivi viene scelto come protagonista e co-protagonista in molti film, spesso per ruoli romantici come per "Bridget Jones", ma nel 2009 stupisce tutti calandosi nei panni di un professore universitario depresso per "Single Man". La performance gli fa ottenere la Coppa Volpi a Venezia e diverse candidatura agli Oscar.
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Il discorso del re - Il 2010, con "Il discorso del re" è l'anno della svolta. Nei panni del re balbuziente Giorgio VI, Firth vince infatti l'Oscar come miglior attore. L'anno successivo viene nominato commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico dalla regina Elisabetta II e si guadagna una stella sulla Walk of Fame.
Spy-story e thriller - Con la statuetta in tasca, l'attore negli anni successivi cambia nuovamente pelle e punta su spy story e thriller come "La Talpa", "Devil's Knot - Fino a prova contraria" e "Kingsman - Secret Service". Nel'ultimo periodo è invece ritornato a ruoli più leggeri per i due sequel: "Bridget Jones's Baby" e "Il ritorno di Mary Poppins"
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