Il cantante presenta a Tgcom24 il nuovo singolo "Comete"
Dopo "Barivecchia" Leonardo Lamacchia torna con "Comete". Il nuovo singolo celebra la "normalità della convivenza e la quotidianità che una convivenza porta". L'ex cantante di "Amici" racconta a Tgcom24 il nuovo percorso artistico, in fase di mutamento, fatto di consapevolezza: "Voglio esprimermi al cento per cento, spero di farlo presto con un album".
Leonardo come nasce Comete?
Credo sia stato il primo pezzo che ho scritto dopo Amici, volevo un po' celebrare la normalità della convivenza e la quotidianità che una convivenza porta. Vivere tra altissimi e bassissimi. Attraverso questo alti e bassi si conosce meglio se stessi e la persona con cui si convive.
Nel brano parli di equilibri difficili...
Più che altro sono complicati, è un continuo mettersi in discussione, venirsi incontro, cambiare le abitudini. Non pensavo che fosse così complessa... ma anche è divertente...
Sei uno che lotta?
Se mi interessa e mi piace lotto fino a farmi malissimo.
"Barivecchia" è uscita prima di Comete, perché?
Apparteneva a quella scia di brani come via Padova presentati all’interno di Amici... è stato come chiudere un cerchio di un periodo...
E l'album quando?
Spero presto. I brani ci sono e mi farebbe tanto piacere far uscire un album per intero, devo far sentire ancora quella parte di me che non ho mostrato.
Come è stato questo anno post Amici?
Mi ha mostrato un altro punto di vista, molto importante che è quello della consapevolezza, dopo l'uscita c'è stato un periodo in cui neanche lo guardavo il pianoforte, ci sono stati mesi in cui non avevo voglia di fare niente. E' stato uno degli anni più belli della mia vita. Amici mi ha dato sicurezza non solo nella musica, adesso ad esempio gestisco le grafiche come la copertina di Comete, mi ha fatto ritornare al periodo dell'università, a proposito.... mi sono iscritto di nuovo.
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Con chi sei rimasto in contatto dei ragazzi?
Con Enula, Giulia, Tommaso, con Sangio ci siamo scritti, con Martina, Rosa... li sento spesso.. mi piace sentirli ancora perché vuol dire che il legame che si era creato dentro era vero.
A che punto sei del tuo percorso artistico?
Sopo sempre all'inizio, e in fase di mutamento. L'obiettivo è stare bene e stare felici e avere la possibilità di esprimersi al cento per cento. Mescal mi lascia libero e accolgono sempre in modo positivo le mie proposte.
Hai aperto tanti live, come te lo immagini il tuo?
Mi immagino una situazione molto tranquilla, vorrei portare la casa sul palco, super intimo e raccolto. Luci calde e avere tanti visual dietro di me...
Su Instagram hai cancellato tutte le foto del passato, si ricomincia?
Avevo bisogno non di cancellare ma di fare pace con il passato. E metaforicamente è andata così. Ho un rapporto difficile con il mio passato.
Cosa non ti piace del tuo passato?
Non mi piace pensare a quello che avrei voluto fare e non a quello che ho fatto. Sono super autocritico. Ho bisogno di pensare che le cose sono andate così perché dovevano andare così e bisogna pensare al futuro.