E' uscito "C'mon You Know", terzo album solista dell'ex Oasis. Un lavoro a tratti sperimentale è più duro nei suoni ma con testi che mostrano un atteggiamento più morbido rispetto al passato
© Ufficio stampa
Un album a sorpresa. Sia per l'uscita inattesa, sia per il contenuto artistico. E' questo "C'mon You Know", il terzo lavoro solista di Liam Gallagher. "E' un po' particolare in alcuni punti, il che è positivo: 80% di follia e 20% classico - ha detto Liam in un'intervista al "Sunday Times" -. Se vuoi iniziare a fare cose del genere nel tuo terzo album, è utile che ci sia un po' di Covid in giro. Perché se non decolla e la gente dice: 'Non sono sicuro di questo, è un po' strano', possiamo sempre dare la colpa al virus e tornare alle cose classiche". Al disco hanno collaborato Dave Grohl, Ezra Koenig dei Vampire Weekend e Nick Zimmer degli Yeah Yeah Yeahs.
Quella di Gallagher è in realtà una doppia uscita, perché insieme a "C'mon You Know" è stato pubblicato anche il live "Down By the River Thames". Ma è evidente che il piatto forte sia il disco di inediti, tanto più se così spiazzante. Se infatti nei primi due lavori solisti, "As You Were" e "Why Me? Why Not", Liam aveva puntato tutto sulla semplice formula di spingere sulle sue influenze classic degli anni '60 e del rock'n'roll, questa volta ha allargato lo sguardo. C'è un tocco di Beatles e Rolling Stones ma ci sono riferimenti anche a tanti altri da T-Rex e Hendrix a The Polyphonic Spree e Beastie Boys.
© Ufficio stampa
La divisione 80/20 tra follia e classico è dimostrata dai brani che hanno anticipato l'album. "Everything's Electric", che si è rivelato il suo singolo da solista più alto in classifica in Inghilterra fino a ora, è il risultato della sfida lanciata da Liam a Greg Kurstin e Dave Grohl a scrivere un brano che fondesse la dinamica fragorosa di "Sabotage" dei Beastie Boys alla tensione crescente di "Gimme Shelter" dei Rolling Stones. La title track dell'album ha il taglio immediatamente coinvolgente di Liam, ma è piena di tocchi sonori inaspettati: cori gospel dal sapore Motown, il sassofono stridente di Ezra Koenig e i sintetizzatori Moog vintage.
L'attuale singolo "Better Days" è una brano solare che unisce big beat fragorosi in stile anni 90 a un classico inno da festival. Lungo il percorso, l’album si fa carico dell'amore di Liam per le dolci armonie e le tenere ballad con "Too Good For Giving Up", l'imprevedibile e mini-epopea cinematografica "Moscow Rules" e il punk-dub di "I'm Free". A stupire sono anche i testi che rispetto al passato abbandonano l'istigazione al conflitto per diventare più un abbraccio di conforto. Un atteggiamento evidente soprattutto nella title track in passaggi come "sono stufo di comportarmi come se fossi un duro", un'idea che tocca anche in "Diamond In The Dark". "More Power" dà la speranza che tutte quelle cose che non vanno come previsto siano alla fine per il meglio, mentre "Better Days" è puro romanticismo. Le parole finali dell'album dicono tutto: "Posso solo offrirti il mio amore".
Quest'estate Liam si esibirà dal vivo in una serie di show tra cui due serate al Knebworth Park, dove ha venduto quasi immediatamente tutti i 160mila biglietti disponibili. In italia sarà il 6 luglio a Lucca per il Lucca Summer Festival.
"C'MON YOU KNOW":
1. "More Power"
2. "Diamond In the Dark"
3. "Don’t Go Halfway"
4. "C'mon You Know"
5. "Too Good For Giving Up"
6. "It Was Not Meant To Be"
7. "Everything’s Electric"
8. "World’s In Need"
9. "Moscow Rules"
10. "I'm Free"
11. "Better Days"
12. "Oh Sweet Children"
Bonus tracks:
13. "The Joker"
14. "Wave"