Presentato il ricco cartellone del teatro, che per la quattordicesima stagione fa spazio a nuovi direttori artistici
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Linguaggicreativi si fa in cinque. Tra danza, prosa, musica, teatro under 35 e performance artistiche l'ormai rodato teatro di produzione, ricerca e arte performativa milanese ha scelto per la sua quattordicesima stagione una formula sui generis, che ha come parola chiave: inclusione. E un titolo altrettanto insolito: Edizione Straordinaria.
L’intera stagione infatti è stata "con-divisa" con altre direzioni artistiche. Così Teatro Linguaggicreativi quest'anno non ha una sola stagione ma cinque. Ognuna con un colore diverso, ma tutte riconducibili ad una poetica comune,
che esplora il presente, un territorio denso, stimolante, continuamente messo alla prova da quello che accade attorno, per estrapolarne la poesia, l’unica salvezza.
La stagione danza è curata da Sara Fraschini e Diego Paul Galtieri, quella musicale da Michele Agrifoglio, e poi c'è una stagione dedicata alle giovani compagnie curata da Silvia Pallotti e Tommaso Russi della compagnia Il turno di notte, la rassegna di performance artistiche selezionate da Andrea Contin e la prosa "firmata" dai fondatori del Teatro Simona Migliori e Paolo Trotti.
Linguaggi che si mischiano e umanità che si incontrano, perchè questo è ciò che dovrebbe essere, il teatro. Straordinario. Stra-ordinario.
Si parte giovedì 12 ottobre con la musica di The Mon, progetto solista di Urlo, bassista e voce dei pesi massimi Ufomsmmut, band italiana di culto della scena heavy-sludge internazionale.
Poi il 13 e il 14 è tempo di prosa e di risate con "Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo", un monologo comico sull’inizio di un nuovo amore, il più difficile, quello per se stessi, di e con Giulia Pont. E poi via così con un cartellone ricchissimo e variegato.
Il 19 ottobre c'è Josephine Foster, cantautrice originaria del Colorado tra Americana e tradizione folk, con all’attivo una ventina di album tra solisti e collaborazioni.
Ancora comicità con Paolo Faroni il 21 e il 22 ottobre in "Perle ai Porci" e poi "Hedda non deve morire" (10, 11, 12 novembre) riscrittura contemporanea originale da Hedda Gabler di H.Ibsen di e con Clio Cipolletta. Il 27, 28 e 29 ottobre va in scena "Una mosca su Amleto", uno studio su Amleto spazzando via tutto ciò che su di lui è stato detto e ripensandolo come un film da raccontare dal vivo, di e con Edoardo Ribatto.
Il 17 novembre è la volta di "Il cuore, la milza e il lago" con Iris Basilicata, Edoardo Rivoira
Tra darkjazz, ambient, drone music e improvvisazione la musica strumentale sale sul palco di Linguaggicreativi il 18 novembre con due gruppi Satan is my brother e Sabbia, mentre la danza debutta il 14 gennaio con un doppio spettacolo "After All" con Arianna Cunsolo e Giovanni Careccia e "From C. to You", un lavoro che indaga alcune delle figure che hanno segnato il corso degli eventi tragici del mondo. Caino – il primo sacrificatore, Maria – la sanguinaria, Dahmer – il collezionista di puzzle umani.
Dopo l’esordio del 2019, e le fortunatissime edizioni successive, l'1 dicembre torna dal vivo in unica, corposa serata "Corpi sul palco", la rassegna di performance artistiche curata e presentata da Andrea Contin.
E poi ancora prosa con "Resterò per sempre nella foto di uno sconosciuto" (23,24,25 febbraio), "I Porci" (16 e 17 marzo), dove in un futuro distopico, in una sorta di realtà documentaristica, gli ultimi due maschi alpha, incarnazione della tossicità machista, sono tenuti in gabbia e messi in mostra in uno zoo umano. E danza con "ZTL" di Sara Fraschini, che indaga su cosa vuol dire essere stranieri.