La band torna con un nuovo album e un tour, che partirà a marzo 2017
"Eutopia è un bel luogo, per chi non si arrende mai. Un luogo che non è solo immaginario, ma che esiste davvero per chi ci crede". Piero Pelù ha presentato così Eutopia, il nuovo disco di inediti dei Litfiba che arriva a quattro anni di distanza da "Grande Nazione". "Il titolo è il manifesto di un benessere possibile, ma sintetizza anche tutta la nostra storia musicale. C'è rock nudo, allo stato brado, ma anche atmosfere psichedeliche e dark".
Eutopia - secondo il punto di vista della band capitanata da Pelù e Ghigo Renzulli - è la chiesa sconsacrata di Firenze che è stata scelta come location per la presentazione ufficiale del disco. L'edificio fa parte di un complesso più ampio che ospita bambini con famiglie problematiche.
Il disco segna un ritorno alle origini, a quegli anni Ottanta che hanno visto nascere e crescere i Litfiba. In Eutopia ci sono però riferimenti continui all'attualità. "In nome di Dio" è dedicato alle vittime del Bataclan, "Maria Coraggio" alla testimone di giustizia Lea Garofalo e a sua figlia Denise, "Intossicato" all'inceneritore bloccato a Firenze e alla Terra dei Fuochi.
"Non c'è bisogno di essere 'trumpizzati' per vincere nella musica. Ci sono cazzotti nello stomaco nell'album, ma anche tanta riflessione che si adatta ormai alla maturità che abbiamo raggiunto" hanno spiegato. Dentro l'album è finita anche l'esperienza come giudice di talent: "Quello che ho trasmesso ai ragazzi l'ho riscoperto anche per me, ed è stata un'esperienza molto importante".
Da marzo la band sarà in tour (il 29 a Padova, il 31 a Milano, il 5 aprile a Roma, il 7 a Firenze), "quattro date, ma la nostra idea e di farne molte di piu'. I nostri fan comunque devono stare tranquilli: non abbiamo intenzione di fare cose strane coi biglietti. Non ci sono mai stati e non ci saranno mai giochi sporchi" ha assicurato il cantante, alludendo alla bufera del secondary ticketing.