Il duo pubblica "Ologenesi" che si avvale della produzione e del tocco sonoro del frontman degli Afterhours. L'intervista di Tgcom24
di Luca Freddi© Francesca Tilio
I Little Pieces of Marmelade pubblicano il loro secondo album "Ologenesi" che vede la produzione di Manuel Agnelli, loro mentore già a X Factor 2020 dove arrivarono a un passo dalla vittoria, e con il quale si sono imbarcati in un tour estivo e che accompagneranno dal vivo per presentare il suo esordio solista. A partire dall'inverno 2021 DD (voce e batteria) e Frankie (chitarre) hanno lavorato sulla sperimentazione per trovare un suono che li portasse esattamente lì dove volevano: un suono furioso e d'impatto, sporco, acido, istintivo, personale e verace. Fieri di un'estetica "anti-pettinata", e dell'assoluta libertà dal punto di vista della scrittura, hanno raccontato a Tgcom24 il loro nuovo disco, prima di partire per il tour nei club italiani.
Partiamo dal titolo "Ologenesi", raccontateci cosa lega questa teoria evolutiva alla vostra musica?
Ologenesi è una teoria evoluzionistica che ci spiega mutamento continuo di ogni specie vivente indipendentemente da ogni fattore esterno, è un po' la visione che abbiamo di questo lavoro, un essere che abbiamo partorito, cresciuto e lavorato staccando i fili con l'esterno e ci siamo barricati in studio a scrivere e incidere idee.
Cos'ha questo nuovo album rispetto al primo?
"Ologenesi" rispetto al nostro primo lavoro in studio ha sicuramente molta più libertà di scrittura e molta più voglia di osare, stravolgere e uscire dai canoni, non abbiamo seguito nessun tipo di regole, né per scrivere né per registrare, abbiamo lavorato solo di pancia, abbiamo sperimentato molto con i suoni e fondamentalmente ci siamo divertiti un sacco, in passato tutte le volte che lavoravamo in studio eravamo sempre un po' in pena.
Le nuove canzone sono in italiano, perché questa scelta? Com'è stato il passaggio?
Ci hanno chiesto di scrivere in italiano. In realtà da un po' di tempo ce lo chiedevano tutti, questa volta sentivamo proprio l'esigenza e ci siamo messi in gioco.
Quali sono gli aspetti che Manuel Agnelli ha tirato fuori o ha valorizzato?
Manuel ha sicuramente valorizzato la voce di DD. Noi volevamo distorcere sempre ogni cosa, soprattutto la voce.
Se Manuel in qualche modo ha aiutato voi, voi avete aiutato lui, accompagnandolo in tour per il suo esordio solsita (ma anche dandogli una certa spinta di entusiasmo, come ha detto durante la presentazione di "Ama il prossimo tuo come te stesso"). Una collaborazione reciproca quindi?
Sì, diciamo che lui ha dato davvero tanto al nostro lavoro. Ci tenevamo tutti e tre alla pari e forse proprio questo amore incondizionato verso la musica ci ha legato anche per il suo tour.
Mi raccontate quali sono stati gli effetti positivi e negativi del talent a cui avete partecipato?
L'effetto positivo del talent è che ti dà una visibilità assurda in tempo zero, ed è difficile gestirla se non si rimane se stessi. Gli effetti negativi vengono fuori un po' da quelli positivi. Cioè avendo subito quel tipo di notorietà, ce l'hai soprattutto verso un pubblico televisivo, a cui non frega troppo della tua musica ma sei tipo "quello andato in tv". Comunque noi abbiamo vissuto questa esperienza come un grosso amplificatore, e siamo stati liberi di portare la nostra musica come volevamo noi.
Dopo il successo dell’estate 2021, quando, prima di rinchiudersi in studio di registrazione, avevano registrato ben 24 date sold out in giro per lo stivale, da ottobre tornano sui palchi dei club italiani. Partenza il 21 ottobre dal New Age Club di Treviso. Poi saranno il 22 ottobre al Mamamia di Senigallia (AN), il 23 al Locomotiv Club di Bologna, il 3 novembre all'Hiroshima Mon Amour di Torino, il 4 novembre al Viper Theater di Firenze, il 5 novembre al Largo Venue di Roma e il 12 al Vibra Club di Modena.