Lorenzo Fragola: "Lasciate ai giovani autori la possibilità di sbagliare"
© ufficio-stampa
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Il cantautore ha portato al Festival di Sanremo la sua "Infinite volte", brano apripista per il secondo album di inediti in uscita l'11 marzo. Tgcom24 lo ha incontrato
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Si è presentato al Festival di Sanremo con "Infinite volte", una ballad che ne ha mostrato una faccia inedita. Ora Lorenzo Fragola si prepara ad aprire un nuovo capitolo del suo percorso professionale con l'album di inediti in uscita l'11 marzo. "Sarà qualcosa di moderno e diverso da quello che la gente si aspetta da me - dice a Tgcom24 -. Oggi non bisogna pensare ai cantautori di una volta e bisogna lasciare ai giovani la possibilità di sbagliare".
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Il 2015 per lui è stato un anno tanto importante quanto intenso: il trionfo a "X Factor", la prima partecipazione a Sanremo, il disco d'oro con l'album d'esordio "1995", il doppio platino per i brani "Siamo uguali", "The Reason Why" e "#fuoriceilsole". A coronamento si aggiungono i premi come "Best New Artist" agli Mtv Awards 2015 e "Miglior Opera Prima" al Medimex di Bari. Ma nonostante tutto questo per il cantautore siciliano non è momento di riposarsi. Il 2016 si è aperto con la seconda partecipazione al Festival e ora il prossimo passo è il secondo album, che per lui rappresenta uno spostamento in avanti delle ambizioni artistiche.
Un anno dopo, come hai affrontato il tuo secondo Festival?
In modo molto tranquillo e sereno. Mi è servita la prima esperienza sanremese ma anche quello che è venuto dopo. Mi hanno dato molta più consapevolezza di ciò che stavo per affrontare. Ho provato a godermi ogni momento perché se la vivi troppo emotivamente ti perdi qualcosa e alla fine anche l'esecuzione del brano ne risente.
Cosa è cambiato in questo anno?
A livello personale mi sento molto più maturo. Questa crescita è arrivata in modo naturale e si è espressa anche nel mio modo di comporre. Ho provato a scrivere in modi diversi e "Infinite volte" è un tipo di ballata per me inedita. Ma anche l'album sarà un mondo nuovo per me e spero che la gente possa apprezzarlo.
"Infinite volte" è rappresentativo della direzione che prenderà l'album?
Ogni brano per me ha una storia a sé. C'è una creazione, una produzione e una fase di mixaggio che dà un sound particolare. L'album sarà molto vario e molto moderno, mescolerà brani up e ballate affrontate in chiavi diverse. Sarà l'inizio di un nuovo capitolo della mia vita.
Conterrà anche la versione de "La donna cannone" che hai presentato nella serata delle cover?
Sì, sarà nella versione deluxe dell'album. E' una canzone che per me rappresenta tanto. E' legata alla mia infanzia, a ciò che mi hanno fatto ascoltare i miei da piccolo e che mi ha avvicinato alla musica in modo naturale. Dopo averla ascoltata, quella come altre canzoni di De André o altri grandi, mi veniva spontaneo mettermi al piano per tentare di suonarla.
Cosa pensi del ruolo dei cantautori oggi?
Il cantautorato italiano ha fatto la storia della nostra musica e ci ha lasciato un patrimonio immenso. Ma è stato un capitolo, con un inizio, uno svolgimento e una conclusione. Non è giusto pensare che chi fa musica oggi possa in qualche modo di emulare quei cantautori. Proprio per questa eredità, credo che oggi per i ragazzi sia molto più difficile scrivere e sperare di lasciare qualcosa di importante.
Perché?
Perché c'è sempre il paragone con i grandi dietro l'angolo e questo addossa responsabilità troppo grandi. Ognuno deve avere la possibilità di trovare la propria strada, migliorare e magari fare qualche sbaglio. Se non si permette ai giovani di commettere errori si preclude loro la possibilità di lasciare delle canzoni che rimarranno.