TRE DATE

Lubomyr Melnyk torna in Italia, nuovo tour del pianista "più veloce al mondo"

Tre date (Milano, Bologna e Savona) per l'artista ucraino all'interno del tour europeo "The Sacred Thousand"

26 Feb 2024 - 09:54
 © Ufficio stampa

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Lubomyr Melnyk è uno dei pianisti contemporanei più incredibili. Grazie alla sua tecnica pianistica definita continuous music, il musicista e compositore ucraino è capace di portare per mano gli ascoltatori in una specie di dimensione spazio-temporale altra e quasi trascendentale grazie alle onde di note velocissime che danno vita a un flusso perpetuo e magico, ai confini tra percezione melodica e viaggio immaginativo. Tornerà in Italia per alcune date all'interno del suo nuovo tour, "The Sacred Thousand" titolo anche della sua ultima uscita: un Ep dedicato al suo Paese in guerra. Sarà il 26 febbraio all'Arci Bellezza di Milano, il 15 marzo al Cinema Perla di Bologna, il 16 al Randogs House di Savona.

© Tgcom24

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La continuous music

  Autentico innovatore nel panorama modern classical internazionale, Lubomyr Melnyk In oltre quarant'anni di carriera ha sviluppato un linguaggio pianistico unico e personale, basandosi sul principio di una corrente di suono costante e continua, crea pattern di note rapidi, complessi e virtuosi. 

Com'è è nato il suo stile

  Tutto è cominciato per lui a Parigi, negli anni 70, quando accompagnava le lezioni di danza per la compagnia di Carolyn Carlson. In questa situazione iniziò a suonare un nuovo tipo di musica improvvisata, mentre vederva la danza svolgersi sotto i suoi occhi. Usando il pedale di risonanza per creare eco e riverbero, ha iniziato così a creare cascate di note a flusso libero in onde sonore ipnotiche. Lo stesso Melnyk, autore di oltre 120 opere, ha rivelato il suo debito nei confronti di compositori come Terry Riley e Steve Reich.

Scoperto in tarda età

  Pur calcando le scene da oltre 35 anni, Lubomyr Melnyk si era guadagnato l’attenzione del pubblico internazionale solo nel 2013, grazie all’album “Corollaries”. Il musicista ucraino è stato poi incoronato come uno dei pianisti più veloci del mondo proprio grazie alla sua abilità nel sostenere la velocità di 19,5 note al secondo (quando normalmente se ne possono fare 13 o 14). Come spiega il pianista: “Nella continuous music non puoi commettere errori perché stai vivendo la musica con il pianoforte. Le mie dita scompaiono”. Don’t try this at home.

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