Luciano Pavarotti, le immagini di una carriera straordinaria
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Il 30 settembre grandi nomi della lirica e del pop si esibiranno sul palco dell'Arena per ricordare il grande Maestro scompraso nel 2007
di Massimo Longoni© ipa
L'appuntamento è fissato per il 30 settembre, all'Arena di Verona. Una serata speciale per celebrare i 90 anni dalla nascita di Luciano Pavarotti, un evento dalla portata internazionale in onore del tenore italiano la cui popolarità ancora oggi, a quasi vent'anni dalla sua scomparsa (avvenuta il 6 settembre 2007 all'età di 72 anni), è intatta. Sarà una serata nel segno della grande lirica ma, come è sempre stato nell'idea di arte di Pavarotti, all'insegna della commistione e dell'apertura, con anche grandi artisti pop. Tra questi la prima a essere stata confermata è Laura Pausini, ma altri ne seguiranno.
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L'evento è stato presentato a Milano da Nicoletta Mantovani e Alice Pavarotti (figlia di Big Luciano, oggi 22enne giornalista e impegnata nella fondazione con il nome del padre) con Ferdinando Salzano. "Ci siamo lasciati nel 2017, con un evento importante all'Arena di Verona per i dieci anni dalla scomparsa di Pavarotti - ha spiegato il patron di Friends & Partner -. Qui celebriamo i suoi 90 anni. Sarà un evento veramente internazionale. Rispetto al 2017 partiremo più dal mondo della lirica per avere anche ospiti pop".
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Nicoletta Mantovani con Alice Pavarotti e Ferdinando Salzano
"Per noi è una ricorrenza importantissima - ha sottolineato Nicoletta Mantovani -. Luciano manca sempre di più, non solo ai familiari e a chi lo ha amato, ma al mondo. Volendo celebrare il suo aspetto non solo artistico ma anche umano, abbiamo voluto coinvolgere le persone a lui più vicine". E così che ci saranno Josè Carreras e Placido Domingo, che con Luciano Pavarotti diedero vita all'indimenticato format de "I tre tenori", ma anche Andrea Bocelli, che con Pavarotti ha iniziato per poi affermarsi a livello mondiale. E poi ancora Yusif Eyvazov, Vittorio Grigolo (che di Pavarotti è stato l'ultimo allievo), Jonathan Tetelman (che rappresenta il mondo del MET di New York, per anni, "casa" del tenore modenese), Fabio Sartori, Marcelo Álvarez, Francesco Meli, nonché i soprani Angela Gheorghiu, Mariam Battistelli, Carmen Giannattasio e Giulia Mazzola. A Marcelo Álvarez poi è legato un aneddoto che rende bene l'idea dell'importanza che Pavarotti ha avuto nella vita di molte persone. "Lui aveva un'azienda in Argentina - racconta la Mantovani - e non cantava come professionista. Quando Luciano lo sentì cantare gli disse che avrebbe dovuto vendere tutto e dedicarsi al canto. Lui lo ha fatto ed è diventato una star. Per questo alle nostre iniziative è sempre presente".
A dirigere l'orchestra sarà il maestro Matteo Parmeggiani, anima dell'orchestra Fondadazione Luciano Pavarotti. "Si tratta di un'orchestra senza confini o barriere come voleva Luciano - spiega lui -. Ho formazione classica, ho studiato e collaborato con Daniele Gatti, ma ho anche avuto esperienze che mi hanno dato un'apertura verso mondi diversi da quello della lirica. L'orchestra della fondazione non poteva essere altrimenti".
E proprio perché non solo di lirica si parla, ci saranno anche gli ospiti pop, in continuità con il "Pavarotti & Friends", l'evento benefico che il tenore ha organizzato per dieci anni, tra il 1992 e il 2003, e dove lirica e pop si sono uniti come mai prima (nemmeno dopo) di allora. Quello di Laura Pausini è solo il primo nome confermato. "Luciano l'ha sempre adorata, hanno lo stesso modo di fare allegro e aperto. È sempre stata molto legata a Luciano e alla fondazione" sottolinea la Mantovani. Ma altri nomi arriveranno. Facile pensare a chi in passato è stato legato in modo particolare a Pavarotti, come Bono, Zucchero o Sting, ma nomi potrebbero arrivare da artisti dell'ultima generazione. "Non è detto siamo tutte persone che hanno lavorato con lui - continua Nicoletta -, vogliamo rinnovare lo spirito del Pavarotti & Friends. Non mancheranno quindi inviti a personaggi del mondo del pop attuale. Il sogno di Pavarotti era quello di portare la lirica a tutti, soprattutto ai giovani, e questo è il messaggio che vogliamo portare avanti". Ci saranno anche i duetti virtuali con Pavarotti che già erano stati realizzati in occasione dell'evento del 2017, solo su una cosa la Mantovani è categorica: niente uso di intelligenza artificiale per creare collaborazioni mai avvenute: "Una cosa creata apposta senza il suo consenso, con l'IA, non la farei mai. Lì interviene un limite etico da rispettare".
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La serata avrà sicuramente una copertura televisiva ma le trattative sono ancora in corso per stabilire su quale rete e se in diretta o in differita. Nella tradizione del "Pavarotti & Friends", non mancherà poi la finalità sociale. Parte dei proventi andranno all'Antoniano di Bologna per l'Operazione Pane e una parte alla Fondazione Luciano Pavarotti per sostenere i giovani cantanti lirici e la Casa Museo di Modena, che proprio quest'anno compie 10 anni. Se questo è un evento che la porta all'attenzione del grande pubblico, la Fondazione opera in maniera silente tutto l'anno, una serie di attività affrontate con le proprie forze, senza un contributo da parte dello Stato. "Abbiamo aperto la casa museo dedicata a Luciano, noi abbiamo rinunciato ad abitare lì per aprirla al pubblico. L'abbiamo lasciata com'era aggiungendo ovviamente memorabilia, spartiti, costumi. Attraverso il museo cerchiamo di regalare un po’ dell'emozione che sapeva dare lui - racconta Nicoletta Mantovani -. Poi ci sono i giovani a cui vogliamo dare una mano. Cerchiamo di dare un palcoscenico ai ragazzi che hanno finito gli studi. Organizziamo concerti tributo in tutto il mondo, dove i ragazzi vengono pagati. E poi c'è tutta la parte dedicata all'orchestra. E poi master class per i ragazzi, concorsi di canto, tutte opportunità per i giovani. Luciano cercava di trovare voci un po' dappertutto, senza che servissero studi accademici o altro e noi vogliamo proseguire in quel solco".