© Italy Photo Press
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Un tributo all'artista nato il 5 marzo 1943 che ha segnato in modo indelebile la storia della musica italiana
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Lucio Battisti nasceva 80 anni fa, il giorno dopo Lucio Dalla, esempio di una generazione che attraverso la musica ha cambiato il mondo. Genio fuori dai canoni, ha allargato i confini della canzone italiana, misurandosi con l'approccio creativo e la sperimentazione dei grandi della musica internazionale aprendo le porte della contaminazione con il rock, la black music, fino alla disco, la musica latina, l'elettronica. Battisti ha costruito la sua leggenda sulla sua musica di talento visionario e sulla sua assenza: detestava le derive del divismo, la pubblicità e i riti della comunicazione.
Con buona pace di alcune frange di fan, il Lucio Battisti che ha fatto la storia è quello del periodo con Mogol, il paroliere con cui ha firmato i brani che lo hanno portato nel mito e con cui ha formato un sodalizio artisticamente perfetto e che, con i suoi alti e bassi, è diventato parte del mito. Ma bisogna ricordare che Battisti non è soltanto quello con Mogol: a partire da "E già" e poi attraverso la collaborazione con Pasquale Panella iniziata con "Don Giovanni", l'artista ha progressivamente destrutturato la forma canzone, affidandosi a un sempre più evidente distacco dai gusti del grande pubblico.
E' stata intricatissima la vicenda legale che ha avuto come oggetto i diritti dei 12 album più amati e conosciuti della carriera di Battisti: quelli incisi con i testi di Mogol .Durante gli anni di controversie e blocchi si sono affrontati da una parte gli eredi, la vedova, Grazia Letizia Veronese e il figlio Luca, dall'altra Mogol e la multinazionale del disco che detiene il catalogo della Ricordi. Tutto nasce dalla decisione di Grazia Letizia Veronese di non autorizzare la diffusione della musica del marito se non per vinili e cd. Divieto di sfruttamento per pubblicità, colonne sonore, omaggi, perfino festival. E non da ultimo la diffusione su Internet. Questa decisione ha fatto sì che le nuove generazioni perdessero totalmente il contatto con le sue canzoni. Solo nel 2019 gli eredi di Battisti hanno concesso la diffusione sulle piattaforme di streaming della sua musica.