Dopo l'exploit del Festival di Sanremo il cantautore toscano pubblica il nuovo album "Volevo essere un duro" e guarda ai prossimi impegni live e all'Eurovision
di Massimo Longoni© Tommaso Ottomano
Il grande pubblico lo ha scoperto al Festival di Sanremo 2025 e ora per Lucio Corsi è il momento di raccogliere quanto seminato in questi anni. Esce l'album "Volevo essere un duro" (per ora solo in digitale, le versioni cd e vinile arriveranno l'11 aprile), quarto lavoro di inediti del cantautore toscano che per l'occasione ha voluto cambiare leggermente la rotta. "Ho cercato un cambiamento nella parte testuale - spiega lui durante la presentazione avvenuta a Milano -. Ho cercato di parlare di persone in maniera più diretta, senza usare metafore come spesso nei precedenti dischi. Non ho usato il drone ma ho piuttosto messo il cavalletto a terra. Senza per questo rinunciare al sogno e alla fantasia. Volevo farlo perché molti dei cantautori che amo lo facevano e perché volevo mettermi alla prova".
L'appuntamento è al Teatro Franco Parenti, dove Lucio Corsi arriva su un palco a cui fa da sfondo un suo ritratto dai modelli evidenti, tra Velvet Goldmine e la copertina di "Transformer" di Lou Reed, mentre su un cavalletto campeggia il dipinto realizzato dalla mamma di Lucio e usato come copertina dell'album. Pianoforte e chitarra, prima di rispondere alle domande dei giornalisti il cantautore esegue alcune delle canzoni del nuovo album, facendole precedere da brevi spiegazioni ("In realtà non mi piace spiegare le canzoni, vorrei che ognuno ci sentisse quello che vuole, ma poi lo faccio, contraddicendomi").
Pubblicato da Sugar Music, la principale etichetta indipendente in Italia, guidata da Filippo Sugar, "Volevo essere un duro" conferma la brillantezza della scrittura di Lucio Corsi, tra talkin' blues ("Francis Delacroix"), un rock'n'roll alla vecchia maniera ("Let There Be Rocko") con tanto di citazione di "Jailhouse Rock" di Elvis e un tocco evidente di Ivan Graziani ("Sigarette"). Un album tanto breve, solo 31 minuti in tempi in cui si tendono a sfornare dischi ipertrofici gonfi di superflui brani riempitivo, quanto denso, che si muove tra personaggi veri e immaginari (l'amico fotografo Francis Delacroix o il bullo delle medie), ricordi dell'infanzia mischiati a eventi di fantasia. "Questo fatto reinventarsi il passato è molto interessante in musica - spiega lui -. Si crea la possibilità di guardarsi alle spalle e sorprendersi. Affrontando poi in modo diverso anche il futuro".
Tra le canzoni c'è anche "Questa vita", che risale a un momento di scrittura precedente. "È uno dei primi pezzi che ho scritto, registrato e poi lasciato lì in un cassetto - spiega Corsi -. Una volta fatte le altre canzoni ho voluto sentire come stavano con quella e alla fine ci stava. È un dialogo tra me e il mio cervello. Come tipo di canzone io e Tommaso Ottomano ci siamo rifatti a un certo tipo di canzone italiana degli anni 60 e 70, Edoardo Bennato, Rino Gaetano e anche un po' Alberto Fortis".
© Ufficio stampa
Se per molti Lucio Corsi era un artista di culto già da qualche anno, Sanremo gli ha dato un successo e una popolarità improvvisa e inaspettata. Come si fa a rimanere centrati e a non farsi travolgere? Intanto continuando a contornarsi degli amici/collaboratori di sempre, dalla band con cui suona sin dai tempi del liceo, a Tommaso Ottomano, collaboratore, co-autore e per Lucio "più di un fratello. "Ci teniamo l'un l'altro coi piedi per terra - racconta Lucio -. E poi veniamo tutti dalla zona dove gli alberi nascono e si scavano la fossa: rimangono coi piedi per terra, sbirciano il più in alto possibile durante la loro vita e poi si scavano la fossa proprio lì dove sono sbocciati. Questo già di per sé è un insegnamento: l'importante è essere concentrati sulla musica, sulle cose che mi hanno guidato fin qui e cui tengo". Un'altra spinta a livello di diffusione persino planetaria del nome di Lucio Corsi potrebbe arrivare dal prossimo Eurovision, che si tiene a Basilea dal 13 al 17 maggio, e dove il cantautore andrà in virtù della rinuncia di Olly. Lui dubbi non ne ha avuti mai. "Con Tommaso ci avevamo pensato ed eravamo d'accordo che già che eravamo in ballo, avremmo continuato a ballare - spiega -, ma sulla stessa linea di Sanremo: niente fronzoli o fuochi d'artificio, andremo diretti e scarni, al massimo porterò l'armonica perché essendo obbligati a suonare sulla base registrata è l'unico strumento aggiunto che posso fare entrare nel mio microfono".
Perché per Lucio l'esibizione live è il cuore vero dell'attività musicale: unica e irripetibile ogni volta, obbligatoriamente diversa dal disco. Per questo attende con ansia l'arrivo del prossimo tour nei club, già completamente sold out, e del successivo (e lunghissimo) tour estivo con la ciliegina sulla torta di due eventi "monstre" all'Ippodromo di Milano e a quello di Roma, dove gli spettatori potrebbero contarsi in decine di migliaia. "Già nel tour normale saremo in sette sul palco e le canzoni avranno sicuramente una spinta diversa - sottolinea -, ma per quelle due date avremo una versione allargata, con fiati, cori e percussioni. Sto smaniando, non vedo l'ora".
E attenzione a non confondere il candore e la delicatezza di Corsi con un fragilità o debolezza. Lucio Corsi ha personalità e idee chiare, e lo si capisce da come risponde alla polemica lanciata da Rašid Nikolic, marionettista torinese di origine rom, che lo ha accusato di aver utilizzato stereotipi contro le comunità nomadi all'interno della canzone del 2015, "Altalena Boy". In un verso Corsi, riferendosi a un bambino scomparso dopo un giro della morte su una giostra, canta: "C'è chi dice l'hanno preso gli zingari / E l'han portato in un campo fuori Roma". "'Altalena Boy' è un pezzo uscito dieci anni fa - risponde lui deciso -, il fatto di poter raccogliere una voce di piazza e metterla all'interno di una canzone è una cosa che le canzoni ci permettono di fare e va fatta. Punto".
10 aprile 2025 - Perugia - Afterlife (data zero) (tutto esaurito)
13 aprile 2025 - Bologna - Estragon (tutto esaurito)
15 aprile 2025 - Venaria Reale (TO) - Teatro Concordia (tutto esaurito)
16 aprile 2025 - Firenze - Teatro Cartiere Carrara (tutto esaurito)
18 aprile 2025 - Roma - Atlantico (tutto esaurito)
23 aprile 2025 - Napoli - Casa Della Musica (tutto esaurito)
28 aprile 2025 - Padova - Hall (tutto esaurito)
29 aprile 2025 - Milano - Alcatraz (tutto esaurito)
4 maggio 2025 - Milano - Alcatraz (tutto esaurito)
12 giugno 2025 - Mestre (VE) - Parco Bissuola
14 giugno 2025 - Saint Nicolas (AO) - Musicastelle
17 giugno 2025 - Cagliari - Arena in Fiera
21 giugno 2025 - Roma - Rock In Roma, Ippodromo delle Capannelle
25 giugno 2025 - Bologna - Sequoie Music Park
27 giugno 2025 - Trento - Trento Live Fest
28 giugno 2025 - Genova - Altraonda Festival - Arena del Mare
29 giugno 2025 - Lido di Camaiore (LU) - La Prima Estate - Parco Bussoladomani
6 luglio 2025 - Perugia - L’Umbria Che Spacca
8 luglio 2025 - Collegno (TO) - Flowers Festival
10 luglio 2025 - Arezzo - Mengo Festival
13 luglio 2025 - Caserta - Un’Estate Da Belvedere - Belvedere di San Leucio
18 luglio 2025 - Sassari - Festival Abbabula
19 luglio 2025 - Lanusei (NU) - Rocce Rosse & Blues
23 luglio 2025 - Termoli (CB) - Termoli Summer Festival
24 luglio 2025 - Montecosaro (MC) - Mind Festival
27 luglio 2025 - Laghi di Fusine (UD) - No Borders Music Festival
2 agosto - Locarno - La Rotonda by la Mobiliare (Locarno Film Festival)
6 agosto 2025 - Catania - Sotto il Vulcano Fest - Villa Bellini
7 agosto 2025 - Castelbuono (PA) - Ypsigrock
10 agosto 2025 - Locorotondo (BA) - Locus Festival
11 agosto 2025 - Lecce - Cave del Duca
12 agosto 2025 - Lamezia Terme (CZ) - Color Fest
17 agosto 2025 - Gavorrano (GR) - Teatro delle Rocce
30 agosto 2025 - San Mauro Pascoli (FC) - Acieloaperto Festival - Villa Torlonia
31 agosto 2025 - Mantova - Mantova Summer Festival - Palazzo Te
7 settembre 2025 - Milano - Milano Summer Festival, Ippodromo Snai San Siro