PEZZO DI VITA

Maldestro: "Oggi non mi nascondo più dietro le storie degli altri"

Esce "Mia madre odia tutti gli uomini", nuovo album del cantautore napoletano. Tgcom24 ne ha parlato con lui

08 Nov 2018 - 11:06
 © ufficio-stampa

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Esce il 9 novembre "Mia madre odia tutti gli uomini", il nuovo album di Maldestro. Il cantautore torna dopo i tanti premi vinti e il tour intrapreso dopo la partecipazione a Sanremo nel 2017. Il nuovo album è una raccolta di storie che portano nel suo mondo. "Oggi non ho più bisogno di nascondermi dietro le storie degli altri ma mi racconto in prima persona - dice lui a Tgcom24 -. Prima avevo paura di essere nudo, oggi è la mia forza".

Un secondo posto a Sanremo tra le Nuove proposte ma soprattutto una serie di riconoscimenti, dal premio della critica al Festival al Lunezia, il premio Jannacci e il premio Assomusica, ne hanno certificato le doti cantautorali. Ma Maldestro, al secolo Antonio Prestieri, non si è fermato. Dopo un tour e un album live acustico, ha voluto dare una sterzata al suo percorso artistico, tanto da un punto di vista di scrittura che di forma. Merito anche di un incontro importante. "In questo anno è successo che, a parte girare per l'Italia in tour, ho avuto modo di incontrare persone importanti come Taketo Gohara che hanno cambiato il mio percorso musicale".

Taketo ha firmato come ingegnere del suono lavori importanti di Capossela, Negramaro, Brunori. Come vi siete conosciuti?
Già dopo il Festival di Sanremo lo avevo individuato come la persona giusta per fare un salto di qualità, ma in quel momento avevo preferito proseguire con il produttore con cui avevo fatto il pezzo sanremese. Dopodiché, qualche mese dopo, l'ho chiamato. Lui ha la straordinaria capacità di capire chi sei e cosa vuole da te. 

I testi di questo lavoro sono molto personali.
Le canzoni sono nate in maniera naturale. Oggi posso raccontare le mie storie senza nascondermi dietro gli altri come avevo fatto fino ad ora. Ho fermato un pezzo della mia vita reale in questo disco. Taketo mi ha detto di raccontarmi in prima persona per mostrare la mia anima. 

Hanno avuto una funzione terapeutica?
Ho sempre detto che al nulla preferisco il dolore. Quando hai a che fare con il dolore lo maneggi e puoi risolverlo. E infatti ora sto meglio. Prima avevo paura della mia nudità, oggi posso dire che è la mia forza.

Come è cambiata la tua musica oggi?
Ho dato più spazio a parole e voci e mi ha messo addosso dei vestiti più leggeri che fanno risaltare le storie. L'album è stato registrato tutto in acustico, senza nessun ausilio di elettronica. 

Taketo è stato fondamentale in questo cambio o avevi in mente verso dove muoverti già prima di lavorarci insieme? 
Avevo già in mente di andare in quella direzione. Taketo ha messo la ciliegina sulla torta, con il suo estro ha dato forma ai miei pensieri.

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