Il cantante si racconta a Tgcom24 dopo il coming out
di Santo Pirrotta© ufficio-stampa
A "salvarlo" è stata proprio la musica. Marco Carta ha capito che era il momento di raccontare a tutti di essere omosessuale grazia a un brano, il suo nuovo singolo "Una foto di me e di te". Il coming out ha fatto il giro del web ed è finito su tutti i giornali. Il cantante, come racconta a Tgcom24, aveva già messo in conto le critiche: "Lo sapevo, la comunità gay è stata quella che mi ha attaccato di più, ma ho ricevuto anche tanti messaggi di stima".
Marco come hai maturato questa decisione?
Avevo sicuramente bisogno di dirlo. Sentivo di non essere più libero. Non mi raccontavo al cento per cento, anche nella musica. Se si vuole essere veri bisogna mettersi a nudo. Non si può essere personaggio pubblico solo per le cose che ci convengono.
Avevi paura?
Ero pronto da circa due anni, ma la famiglia e le persone che lavorano con me mi hanno chiesto di farlo quando ero sicuro al cento per cento. La verità è che ero molto sereno, lo sapevo che non sarebbe successo nulla di male.
Poi è arrivato il singolo, e hai deciso che era il momento...
Esatto. Ho sempre quasi 'detestato' mio padre perché non mi ha dato la possibilità di conoscerlo, è morto troppo presto, a me è rimasto questo groppone. Me la porto dietro da tutta la vita, se ci penso mi viene da piangere, mi tormenta. Quando ho scritto questa canzone, che è collegata a una figura che non ho mai avuto e a due uomini che si amano, ho capito che era arrivato il momento di parlarne. Mi ha aiutato la musica, mi ha salvato ancora una volta.
Hai detto che la cosa che ti mancava era baciare pubblicamente il tuo compagno...
Mi mancava. Non l'ho mai fatto. Sono una volta all'estero. Una emozione bellissima. La voglio fare più spesso, mi sono sentito libero come un uccellino.
La reazione come è stata?
Ho messo in conto tutto. Dal mondo gay ho ricevuto le critiche più dure, ecco questo non me lo aspettavo. Mi criticano perché non l'ho fatto prima, ma tanto se lo avesi fatto avrebbero trovato un altro pretesto... Ho letto anche tanti attestati di stima...
Tra i colleghi quale è stato il messaggio più bello?
Se intendi i cantanti ora che ci penso non mi ha scritto nessuno. Altri personaggi del mondo dello spettacolo sì.
Può servire ad altri tuoi colleghi per uscire allo scoperto?
Pensi che ce ne siano davvero? Io non lo so. La paura del giudizio e delle critiche è tanta.
Da poco hai lasciato la Warner, è un nuovo inizio professionale?
Nuovo cammino, sto cambiando tutto. Partire con un nuovo sprint. Sto lavorando al nuovo album. Conto di finirlo per questa primavera.
A Sanremo ti piacerebbe tornare?
Ci penso ma la vedo difficile. Mi piacerebbe tantissimo.