Il Dipartimento di polizia di una città nel New Hampshire ha fatto sapere che il cantante è accusato di due reati minori di aggressione
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Nuovi guai per Marilyn Manson, oltre ai crimini sessuali di cui è stato accusato negli ultimi mesi. Tramite i propri canali social, il Dipartimento di polizia di Gilford nel New Hampshire ha reso noto che è stato emesso un mandato di arresto nei confronti del Reverendo: è accusato di due reati minori di aggressione in relazione ai fatti avvenuti durante un suo concerto del 2019 che hanno coinvolto un operatore video.
"Brian Hugh Warner così come il suo agente e il suo avvocato, è a conoscenza da tempo del mandato di cattura pendente su di lui, ma non ha fatto alcuno sforzo per tornare nel New Hampshire e rispondere alle accuse", ha scritto il Dipartimento di polizia su Facebook. Il mandato di arresto sarebbe attivo fin dall'ottobre 2019.
Nel corso di un concerto tenuto da Marilyn Manson il 18 agosto 2019 presso il New Hampshire Pavilion a Gilford, il cantante avrebbe sputato sull'obiettivo di una camera usata per proiettare le immagini sul palco. E l'addetto video dietro il proiettore sarebbe stato colpito da parte della saliva del Reverendo. Da qui è partita la denuncia contro Manson. Secondo un portavoce della polizia, l'uomo non avrebbe riportato ferite ma l'accusa riguarda un "contatto fisico non richiesto".
Il legale del cantante, Howard King ha dichiarato: "Non è un segreto per chiunque abbia assistito a un concerto di Marilyn Manson che gli piace provocare sul palco, soprattutto davanti a una telecamera", e ha spiegato: "Questo reclamo per reato è stato portato avanti dopo che abbiamo ricevuto una richiesta da un videomaker locale per oltre 35mila dollari dopo che una piccola quantità di saliva è entrata in contatto con il suo braccio. Abbiamo chiesto prove di eventuali presunti danni, ma non abbiamo mai ricevuto una risposta".