50 ANNI PER IL CROONER

Mario Biondi festeggia mezzo secolo a ritmo jazz con "Dare"

Il crooner celebra il traguardo con un disco in cui torna a cantare in italiano

29 Gen 2021 - 10:26

Auguri a Mario Biondi che per i suoi primi 50 anni (festeggiati il 28 gennaio) ha regalato al pubblico il nuovo disco "Dare". "In questo titolo ho trovato una grande sincronia tra l'inglese e l'italiano. Nel dare si osa tanto, perché non sai se quello che stai dando è quello che si aspetta di ricevere l'altra persona", ha dichiarato l'artista parlando del doppio significato del titolo.

Con "Dare", in uscita il 29 gennaio, l'artista unisce lo stile degli esordi, jazz e soul, a nuove sonorità a cavallo tra funk, disco, pop e una spruzzata di rock. Sedici brani tra inediti, cover, remix e due pezzi in cui torna a cantare in italiano. 

Ad accompagnarlo in questa avventura amici storici e conoscenze più recenti: Dodi Battaglia, Il Volo, la band londinese degli Incognito e la musicista tedesca Olivia Trummer. Oltre a loro i The Highfive Quintet di Fabrizio Bosso e la sua attuale band che da anni lo accompagna in tutto il mondo.

Per i 50 anni Mario Biondi regala "Dare"

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© Alessandra Fuccillo
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© Alessandra Fuccillo

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"Dare" segna anche un ritorno all'italiano con Crederò (feat. Il Volo) con e "Simili" (feat. Dodi Battaglia). In particolare quest'ultimo "sono andato a ripescarlo dalla fine degli anni Novanta perché è un brano di cui sono sempre stato innamorato. Mi chiedo ancora come possa aver scritto io un testo così".

E riguardo alle molte collaborazioni presenti nel disco dichiara: "Non credo che la musica debba essere obbligatoriamente etichettata con un genere. Ogni volta che ti confronti con un artista capisci da vicino il suo linguaggio. Per esempio stare sul palco con Pino Daniele, sentirlo incastrare voce e armonia, era incredibile".

Mario si è cimentato anche nella reinterpretazione di alcuni capolavori della musica mondiale, a cui si è avvicinato con molto rispetto. "Sento la responsabilità del compito, in particolare in questo caso dove abbiamo portato 'Strangers in the Night' lontano dalle origini".

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"Come tutti ho fatto tanti sbagli, avrei potuto fare meglio molte cose ma non ho grossi rimpianti. Cerco di tenere i piedi saldi nel presente per costruire il futuro", ammette parlando del suo personale bilancio da neo-cinquantenne. E nel futuro prossimo, a marzo, potrebbe tornare live: "Noi siamo pronti, vogliamo esserci e dare noi stessi, ma è ancora un'incognita".

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