25 anni fa ci lasciava Massimo Troisi: guarda le foto della sua carriera
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La genialità e il mito dell'attore partenopeo visto dal regista di "Nostalgia" e "Qui rido io"
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Un napoletano racconta un napoletano. Mario Martone è al lavoro per la realizzazione del documentario "Laggiù qualcuno mi ama" su Massimo Troisi. Un titolo che richiama il film con Paul Newman "Lassù qualcuno mi ama" e che tramite contenuti, documenti inediti e le testimonianze di colleghi e amici, mira a raccontare la genialità e il mito dell'attore partenopeo attraverso l'esclusiva ed eccezionale visione del regista e autore e della compagna di vita e di lavoro Anna Pavignano.
Come racconta Martone, "Con Massimo era nata un'amicizia fondata su una grande stima reciproca, adoravo il suo cinema, vagheggiavamo di lavorare insieme. La possibilità che mi viene offerta di fare un film documentario in cui il pubblico lo possa ritrovare oggi sul grande schermo è quindi qualcosa di speciale per me, posso tornare a dialogare con lui, ascoltarlo e portarlo agli spettatori di ieri e a quelli di oggi, che sono tantissimi".
Il regista napoletano è stato appena premiato ai Nastri d'argento per "Nostalgia". Dopo aver raccontato la figura di Eduardo Scarpetta in "Qui rido io" e aver adattato la commedia di Eduardo "Il sindaco del rione Sanità", racconterà un'altra faccia della creatività napoletana: "Massimo è sempre rimasto vivo nell'immaginario collettivo, perché era una grande anima e un grande artista. E molto speciale per me lavorare alla sceneggiatura con Anna Pavignano, che di Massimo ha scritto tutti i film e la cui presenza al suo fianco indicava molto bene quanto Massimo fosse aperto, dialettico, avanti nella sua visione delle cose. Quanto possa parlarci ancora adesso. Facciamo questo film per riascoltarlo, rivederlo, stare con lui".
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