Il cantautore romano presenta "La matematica dei rami", in uscita il 9 aprile
In un periodo in cui molti artisti, per necessità, si sono concentrati su lavori solisti, Gazzé ha invitato gli amici della Magical Mystery Band al Terminal2Studio di Roma per registrare alla vecchia maniera "La matematica dei rami", in uscita il 9 aprile. "E' stata la nostra casa per due mesi", racconta Max. "Ci siamo incontrati a dicembre e abbiamo iniziato a sviluppare le idee, siamo legati da un'alchimia magica".
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ph: Luisa Carcavale
Una scelta coraggiosa, ma per il cantautore romano la collaborazione con i MMB (Daniele Silvestri, Fabio Rondanini, Gabriele Lazzarotti, Daniele Fischi, Duilio Galioto, Daniele "il Mafio" Tortora) "è stato soprattutto un privilegio. Un'occasione cercata e creata seguendo tutti i protocolli del caso. La pandemia ci ha regalato il tempo giusto per poter suonare tutti insieme nella stessa stanza, con un mix di strumenti vintage e nuove tecnologie".
Il titolo "La matematica dei rami" (che prende spunto da una frase del brano "Figlia") rimanda "ad uno studio di Leonardo sullo sviluppo e sulla crescita degli alberi, che trovano il modo migliore per resistere alle aggressioni esterni. Anche noi siamo rami, ci siamo intrecciati per resistere e rafforzarci. Ci lega un'alchimia magica, frutto forse del fatto di essere cresciuti con un approccio simile verso la musica"
Nel disco è presente anche 'Del mondo" dei CSI, presentata sul palco dell'Ariston nella serata dedicata alle cover. "Ad alcuni brani siamo arrivati in maniera inaspettata, come per esempio 'Del mondo', provato per la serata sanremese ma che poi era così intenso che è confluito anche nel disco", spiega Gazzè. Un pezzo a cui l'artista è molto affezionato: "Per me è emotivamente molto forte, è legato ai bellissimi ricordi di quando, rientrato dall'Inghilterra, trovai nei CSI un contesto musicale molto vicino a quello inglese".
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"Un'altra adolescenza" è invece "un invito a invecchiare diventando adolescenti con consapevolezza, con maggiore serenità. Dando maggiore spazio agli stimoli e alle percezioni, lasciando in secondo piano la sfera razionale". "Figlia" (cantata in duetto con Silvestri) per Gazzè è stato amore a prima vista: "E' un pezzo della Magical Mistery Band e appena l'ho sentito me ne sono innamorato". Il testo (del fratello di Max) "è poesia. Parole che emozionano su un tema in cui è facile scivolare nella retorica e nel già detto".
Dall'anima più dark invece "L'animale guida", che è nata come la Cenerentola del disco. "Era anomalo, quasi sfacciato. All'inizio non riuscivo a capire se fosse una serie infinita di errori o se ci fosse dietro una consapevolezza", scherza Silvestri. "E' stato il primo che abbiamo provato in piena libertà, pensando che alla peggio l'avremmo escluso dal disco. Invece è venuto bene subito".
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