DAL 27 AL 29 APRILE

Max Pisu: "La mia Cantatrice Calva nell'era social"

Dal 27 al 29 aprile in scena al Teatro Manzoni il classico di Ionesco

24 Apr 2015 - 17:46
 © ufficio-stampa

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Dal 27 al 29 aprile sarà in scena al Teatro Manzoni di Milano "La Cantatrice Calva" di Eugène Ionesco. La pièce prende vita grazie alle interpretazioni di Max Pisu, Leonardo Manera, Diego Parassole, Stefania Pepe e Roberta Petrozzi. "Il regista Marco Rampoldi voleva farlo interpretare a tre comici per vedere cosa veniva fuori - ha svelato Pisu a Tgcom24 - E' un testo che parla dell'incomunicabilità, molto attiuale se si pensa ai social network".

Ne "La Cantatrice Calva" i sei personaggi dialogano tra loro, giocando con le parole fino a farle diventare vuote e senza significato. Il contrasto fra forma e contenuto scivola lentamente verso l'assurdo ed esplode nel modo più comicamente dirompente.

Al Teatro Manzoni porti in scena "La Cantantrice Calva", un classico del teatro dell'assurdo...
Lo spettacolo è al 95% fedele all'originale di Ionesco, abbiamo aggiunto qualcosa di nostro però. Ognuno di noi; cioè io, Leonardo Manera e Diego Parassole; abbiamo interpretato a modo nostro i personaggi. Senza stravolgere il testo abbiamo portato il nostro contributo, con delle sfumature negli atteggiamenti.

In scena reciti al fianco dei tuoi colleghi e amici, com'è nato il progetto?
E' stato il regista Marco Rampoldi, con cui avevamo già lavorato in passato singolarmente, a coInvolgerci in questo progetto. Voleva farlo interpretare a tre comici per vedere che cosa ne sarebbe venuto fuori. E' diverso dal classico perché ci sono degli accorgimenti, anche a livello di gestualità e di comportamento, che lo differenziano da quello di Ionesco.

Al centro della vicenda c'è un gruppo di personaggi che non riesce a comunicare...
Il testo sottolinea proprio l'incomunicabilità, il parlarsi addosso senza ascoltarsi veramente. Anche se è un testo non recente rispecchia quella che è la realtà nell'epoca dei social network. In modo forse ancora più accentuato rispetto a quello che poteva essere la realtà quando il testo è stato scritto.

Sei famoso soprattutto grazie alla tv, ma ti sei dedicato molto anche al teatro...
Sì, un paio di anni fa, sempre con Rampoldi, abbiamo messo in scena "Nudi e crudi" di Alan Bennett. Non era mai stato proposto a teatro ed è stato un lavoro particolare, molto interessante. E' sempre uno stimolo per un'artista proporre dei testi ancora sconosciuti.

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