prove insufficienti per icriminarlo

Me Too, Marilyn Manson: cadono le accuse per presunti abusi domestici

La rockstar, al secolo Brian Warner, non sarà sottoposto a processo dopo le denunce per violenza domestica sporte nel 2021 dalle ex fidanzate Evan Rachel Wood e Esmé Bianco

25 Gen 2025 - 17:26
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Dopo 4 anni dall'inizio dell'inchiesta cadono le accuse contro Marilyn Manson: il procuratore della contea di Los Angeles Nathan Hochman ha detto che non ci sono prove sufficienti per incriminare per molestie sessuali e violenza domestica il cantante il cui vero nome è Brian Warner.

I procuratori non presenteranno accuse

 "Le accuse di violenza domestica sono troppo vecchie mentre per quelle di molestie sessuali pensiamo di non essere in grado di ottenere una condanna oltre ogni ragionevole dubbio", ha detto Hochman rendendo omaggio al "coraggio e alla resilienza" delle donne che hanno denunciato Manson e alla "pazienza" che hanno avuto nel collaborare all'inchiesta. Gli investigatori dello sceriffo della contea di Los Angeles hanno dichiarato all'inizio del 2021 che stavano indagando sul 56enne Manson per presunti casi avvenuti tra il 2009 e il 2011 a West Hollywood, dove la rockstar viveva all'epoca. L'indagine includeva un mandato di perquisizione che era stato notificato alla sua casa di West Hollywood. Il caso era stato inizialmente consegnato ai pubblici ministeri a settembre 2021, ma l'ufficio del procuratore distrettuale della contea di Los Angeles ha richiesto ulteriori prove e le indagini sono riprese.

Le denunce

 Il rocker di Antichrist Superstar era stato accusato da varie donne tra cui l'attrice di Westworld, Rachel Wood, che con il cantante aveva avuto una relazione diventata pubblica nel 2007 quando lei aveva 19 anni e lui, 38enne, stava divorziando dall'attrice burlesque Dita von Teese. La coppia aveva annunciato il matrimonio nel 2010, per poi separarsi di lì a poco. Rachel aveva accusato Manson di aver cominciato ad adescarla quando era ancora teenager e per anni di aver "orrendamente abusato di lei" avendole "lavato il cervello e riducendola in sottomissione". In uno show di solidarietà con la Wood almeno altre quattro donne avevano poi postato le loro esperienze raccontando di aver subito da Manson atti di violenza anche sessuale, abusi psicologici e altre forme di coercizione. Tra loro anche un'altra ex fidanzata del cantante, l'attrice de Il Trono di Spade Emsé Bianco. Manson aveva risposto su Instagram parlando "orribili distorsioni della realtà". Aveva citato in giudizio Wood, accusandola insieme a un'altra donna di aver fabbricato accuse contro di lui e di aver convinto altre a fare lo stesso. Un giudice aveva respinto parti significative della causa, poi a novembre Manson aveva accettato di ritirarla e di pagare le spese di Wood.

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