L'edizione 2024 dal 21 al 24 maggio al Piccolo Teatro Grassi
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Nuova edizione per Milano per Gaber, la rassegna di spettacoli ed eventi culturali con i quali la Fondazione Giorgio Gaber approfondisce e ripropone al pubblico degli appassionati e alle nuove generazioni il vastissimo repertorio musicale e teatrale del Signor G. Saranno cinque le iniziative come sempre diversificate per l’edizione 2024 che si terrà dal 21 al 24 maggio al Piccolo Teatro Grassi.
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Martedì 21 maggio in programma "Il pensiero al tramonto dell’Occidente", un incontro con Umberto Galimberti. Filosofo, saggista e psicoanalista di fama nazionale e internazionale, il Professor Galimberti ha più volte espresso parole di apprezzamento per l’opera di Gaber e Luporini. Il suo pensiero ha sorprendenti analogie con le intuizioni del Teatro-Canzone e sarà questa l’occasione per approfondire alcuni temi di grande portata e attualità riferiti all’individuo e al sociale.
Mercoledì 22 maggio invece è la volta di "Le canzoni e la vita di Enzo Jannacci" raccontate da Enzo Gentile e Paolo Jannacci. Tutto quello che avreste voluto sapere di Enzo Jannacci e non avete mai osato chiedere. Nel 2013 ci lasciava un artista che ha fatto grande la canzone e il mondo dello spettacolo italiano. Enzo Jannacci è stato un musicista curioso, lo si ricorda come personaggio di successo in teatro, in televisione, al cinema. È stato un medico legatissimo alla professione e ha fatto della “sua” Milano un luogo privilegiato stando dalla parte dei più umili e degli emarginati. Da sottolineare e ricordare anche in questa particolare circostanza l’amicizia con Giorgio Gaber; un sodalizio umano e artistico di rara intensità.
Giovedì 23 maggio si terrà "Gaber al Piccolo. La storia del Signor G con il Piccolo Teatro di Milano" con Sergio Escobar, Maurizio Porro e Giovanni Soresi. La lunga storia che lega il Piccolo Teatro a Giorgio Gaber merita un racconto dedicato e approfondito attraverso i protagonisti artefici di questa importante e irripetibile collaborazione artistica. Saranno presenti Sergio Escobar, storico direttore del Piccolo, Maurizio Porro, giornalista e critico cinematografico e teatrale e grande amico del Signor G. e Giovanni Soresi da sempre stretto collaboratore fin dagli esordi teatrali del 1970. Conduce il Presidente della Fondazione Gaber, Paolo Dal Bon.
Giovedì 23 maggio sarà proiettato "Io, noi e Gaber" il primo docufilm sulla vita di Giorgio Gaber, scritto e diretto da Riccardo Milani, vincitore del Nastro d’Argento come miglior documentario 2024. Promosso dalla Fondazione Gaber, il docufilm è prodotto da Atomic in coproduzione con RAI Documentari e LUCE CINECITTÀ e distribuito da Lucky Red. Girato tra Milano e Viareggio, nei luoghi della vita di Giorgio Gaber, Iè il ritratto più che mai vivo e incisivo del Signor G., al centro di una delle pagine più preziose della storia culturale del nostro paese. Un viaggio esclusivo che attraversa tutte le fasi della sua carriera artistica dalla popolarità televisiva al teatro, con l’invenzione, insieme a Sandro Luporini, del Teatro-Canzone, piena espressione del suo impegno politico e culturale.
Venerdì 24 maggio in scena "La scorta di Enrico. Quando i supereroi lavoravano per il Pci", spettacolo teatrale con Luca Telese, di Francesco Freyrie, Michela Gallio, Luca Telese e Andrea Zalone. I protagonisti di questa storia vengono dalla resistenza: al fascismo, alla violenza, alla fame. Hanno percorso vie diverse: dalle montagne partigiane alle catene di montaggio. Sono arrivati a una medesima destinazione: il Partito Comunista Italiano. Che a un certo punto delle loro vite si incarna nella figura di un uomo, Enrico Berlinguer. Questo spettacolo racconta, attraverso la vita e la drammatica morte di un leader tra i più amati e rimpianti d’Italia, la storia di un popolo: in un certo senso, la storia stessa del nostro paese. Luca Telese fa parlare i fatti, i testimoni, i documenti senza rinunciare alla densità dei sentimenti e lega, con il passo delle grandi narrazioni, scorci preziosi sul Berlinguer privato e ricostruzioni di eventi che hanno scosso il mondo. E non mancherà un esplicito riferimento a "Qualcuno era comunista" di Giorgio Gaber.