Il 24enne era accusato di tentato duplice omicidio per la sparatoria dell'11 luglio 2023
Torna libero il trapper Andrea Arrigoni, in arte Shiva. E' la decisione della Corte d'appello di Milano che ha ridotto da 6 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione a 4 anni e 7 mesi la pena per il 24enne accusato di tentato duplice omicidio per la sparatoria dell'11 luglio 2023. Una sentenza che conduce in automatico anche a revocare gli arresti domiciliari. Per il rapper resta solo l'obbligo di firma alla polizia.
Shiva è imputato del tentato duplice omicidio per aver esploso 4 colpi di pistola nei confronti di due fighter di MMA, Alessandro Maria Rossi di 25 anni e Walter Pugliesi di 30, rispettivamente di Vimercate e Lodi, che gli avevano teso un agguato nell'ambito della faida fra trapper nel cortile dell'etichetta discografica Milano Ovest di via Cusago a Settimo Milanese.
In primo grado era stata respinta la tesi degli allora difensori, avvocati Daniele Barelli e Marco Campora, sulla legittima difesa e l'aver reagito a un'aggressione per tentare di riqualificare quantomeno il reato da tentato omicidio a lesioni.
"Sono una persona diversa, molto più responsabile e mai più mi troverò in situazioni come quelle del processo, perché voglio essere un esempio per mio figlio e per tutti i miei fan", aveva dichiarato il giovane artista durante il processo.
I mesi in carcere e ai domiciliari "mi hanno fatto riflettere sull'importanza del mio ruolo" e ora "so di essere un veicolo di valori e mi impegnerò, attraverso la mia musica, a trasmettere messaggi ed esempi più sani e soprattutto a non dar più spazio e importanza a stupide rivalità che nulla hanno a che vedere con la musica". "Vorrei solo tornare a fare la mia musica - ha concluso - e ho perfettamente compreso gli errori fatti in passato".