La band scozzese sulle scene da 25 anni torna in tour nel nostro Paese per tre date a Roma, Milano e Nonantola (Mo)
L'onda lunga del Covid non aveva ancora riportato in Italia i Mogwai, che avevano pubblicato il loro nuovo album "As The Love Continues" a inizio 2021. Un disco che li ha portati alla prima posizione della Official UK Album Charts. Dopo lo spostamento del tour di gennaio, la band scozzese capitanata da Stuart Braithwaite arriverà così finalmente in Italia a maggio per tre appuntamenti per presentare il nuovo materiale: il 9 all’Atlantico Live! di Roma, il 10 al Fabrique di Milano e l’11 al Vox Club di Nonantola (Modena).
A quattro anni dall’ultimo "Every Country’s Sun", a febbraio 2021 è uscito il decimo album registrato all’inizio dell’anno con il produttore Dave Fridmann (al lavoro anche con Tame Impala, Interpol, MGMT e Flaming Lips). Tra i brani anche la collaborazione di Atticus Ross (nel brano Midnight Flit) e Colin Stetson (in Pat Stains). Definito come una colonna sonora trascendente per qualsiasi film stia scorrendo nella propria testa, come per i lavori precedenti è un disco di poche parole ma dai suoni dal forte imaptto emozionale.
In origine il disco doveva essere registrato in America, ma la pandemia ha costretto il gruppo a stabilirsi nel Worcestershire: vista anche l’impossibilità di esibirsi dal vivo, Stuart Braithwaite aveva dichiarato che sperava che la musica potesse riuscire a portare l’ascoltatore in un luogo differente da quello in cui ci si trova "a meno che tu non sia in un posto bellissimo e allora perché stai ascoltando della musica così strana?".
Lo scorso anno i Mogwai hanno anche festeggiato il quarto di secolo di carriera, e quell'album è proprio un distillato del loro suono che da "Young Team" del 1997 non si è fermato. Con un paio d'album sono diventati portabandiera del post rock continentale, espandendo poi la loro esperienza su coordinate psichedeliche e abbracciando anche esperienze puramente cinematografiche come la colonna sonora del celebre documentario su Zidane, poi di "Kin" e per le serie tv "Les Revenants" e "ZeroZeroZero".