Oltre 200 donne hanno denunciato abusi sessuali da parte del regista
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Non solo Harvey Weinstein. Ora nella bufera c'è anche il regista James Toback, accusato di molestie o tentate molestie sessuali ormai da oltre 200 donne. Tra queste c'è anche Julianne Moore, che lo accusa di aver tentato un approccio sessuale. L'attrice ha raccontato al "Los Angeles Times" di essere stata avvicinata da Toback negli anni 80, che tentò con lei un approccio sessuale pesante almeno due volte.
La prima volta la invitò per un provino nel suo appartamento ricorrendo a un linguaggio esplicito. Lei rifiutò, ma Toback tornò all'attacco un mese più tardi con lo stesso tipo di linguaggio e fu nuovamente respinto.
La vincitrice del premio Oscar (56 anni, protagonista nell'ultimo film di George Clooney "Suburbicon") nei giorni scorsi aveva stigmatizzato duramente la vicenda del produttore Harvey Weinstein.
Dai racconti delle oltre duecento donne che accusano il regista emerge ancora come spesso Toback approcciava le ragazze in circostanze casuali, anche in strada, al parco, nei negozi, in banca, irretendole con promesse di fama e di successo. E convincendole a presentarsi a casa sua o in qualche hotel per dei provini. Lui finora si è sempre difeso negando e spiegando come negli ultimi 22 anni sia stato "biologicamente impossibile" per lui avere i comportamenti descritti dalle donne che lo accusano. Questo a causa del diabete e dei problemi cardiaci che lo affliggono.
Quarta accusa di stupro per Weinstein - Intanto nel caso Weinstein spunta una quarta donna che afferma di essere stata stuprata dal potente produttore di Hollywood. Il suo nome è Mimi Haleyi, ex assistente alla produzione di Weinstein. Ha raccontato di essere stata aggredita dopo i suoi ripetuti rifiuti nel 2006, quando aveva 20 anni. Haleyi ha raccontato che il produttore l'ha aggredita in quella che sembrava una camera da letto da bambini nel suo appartamento di New York e "l'ha obbligata a subire un rapporto orale mentre aveva il ciclo".