E' l'ennesima mazzata subita dall'ex numero uno della Miramax
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L'Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che organizza i premi Oscar, ha deciso per "l'espulsione immediata" di Harvey Weinstein, dopo le accuse a suo carico di molestie sessuali. I 54 membri del board dell'Academy - circa la metà sono donne - hanno deciso di radiare Weinstein che era già stato costretto alle dimissioni da numero uno del suo impero cinematografico e mollato dalla moglie Georgina Chapman.
"E' in gioco una questione molto grave che non viene affrontata nella nostra società", ha detto in un comunicato la giunta del board.
La cacciata dal board dell'Academy non è senza precedenti, pur essendo un fatto raro. L'ultimo caso risale al 2004. Ma potrebbero tornare nel mirino vicende come quelle di Bill Cosby, molto simile a quella di Weinstein: l'attore è infatti ancora sotto processo per le accuse di molestie sessuali mosse da decine di donne. E poi c'è il caso Polanski, costretto a lasciare gli Usa per evitare il carcere dopo l'accusa di aver stuprato una tredicenne nel 1977. E Mel Gibson, con le sue invettive antisemitiche e le violenze domestiche.
Intanto si allunga di ora in ora l'elenco delle donne che accusano Weinstein di molestie ed abusi sessuali. Un comportamento che la star della Tv americana Oprah Winfrey ha definito "orribile", denunciando i "silenzi complici" da parte di tante personalità dello star system che probabilmente sapevano ma hanno sempre taciuto. Anche la direttrice di Vogue America Anna Wintour, parla del coraggio di chi ha parlato, affermando che "tutti hanno un ruolo nel creare un ambiente sicuro dove tutti possano sentirsi liberi di lavorare senza paura".