L'attrice si confida al New York Times ricordando due episodi che risalgono al 1994, poco dopo la prima di "Pulp fiction". E il produttore minaccia querela: "Sbalordito"
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Uma Thurman ha raccontato al "New York Times" di essere stata anche lei una delle "prede sessuali" di Harvey Weinstein, che aggredì l'attrice. Nel 1994 al Savoy di Londra, poco dopo la prima di "Pulp Fiction", racconta la diva, "mi sbattè sul letto. Cercò di spingersi dentro di me e di calarsi i pantaloni. Non mi violentò, ma era come se io fossi stata un animale che cercava di liberarsi".
Sempre al Savoy, qualche giorno dopo, la Thurman dice che ci fu una seconda aggressione. L'attrice disse poi che Weinstein "l'aveva minacciata di deragliare la sua carriera".
LA REAZIONE DI WEINSTEIN - Il produttore, da parte sua, nega le accuse e fa sapere, tramite il suo avvocato, che sta considerando di querelare la Thurman. Weinstein, secondo il legale, si è detto "sbalordito e rattristato" dalle parole dell'attrice.