Morgan torna alla discografia con "Rutti"
© Matteo "Baglyo" Baglioni
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In una conferenza stampa il cantautore ha parlato del suo ritorno alla discografia a partire dal nuovo singolo "Rutti"
di Massimo Longoni© Matteo "Baglyo" Baglioni
Ributtarsi nella mischia dopo quasi 11 anni di lontananza (se non addirittura un guardarsi in cagnesco) con il mondo della discografia. Morgan riparte da "Rutti" (o come lo definisce lui "Root-E"), singolo che inaugura il nuovo contratto discografico con la Warner Music Italy. "Sono sotto contratto con questa casa discografica per un progetto fatto di singoli e non di album, cosa che io non sono abituato a fare, ma oggi è cambiato tutto, le radio, il modo di fare promozione, tutto è cambiato - ha detto nel corso di una conferenza stampa a Milano -. Il ruolo che ha l'artista oggi è diverso e mi piace perché io riparto con una nuova vita. Se farò un album con la Warner deve essere per forza un album di protesta culturale per il ripristino dei valori umanistici contro la tecnocrazia".
© Matteo "Baglyo" Baglioni
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Per Marco Castoldi, in arte Morgan, miglior giorno per presentare questo nuovo percorso progettuale non poteva esserci. Arriva infatti all'appuntamento fresco della notizia dell'assoluzione nel procedimento penale per diffamazione nei confronti di Bugo (resta aperto un contenzioso in sede civile). In un dialogo condotto da Luca De Gennaro, Morgan ha spiegato cosa siano stati per lui questi anni e perché abbia deciso di rimettersi in gioco in un contesto (all'apparenza) più tradizionale. "Mancavo dalla discografia tradizionale da tanto tempo, sono molto emozionato - ha esordito - in questi anni ho fatto tantissima ricerca, ho scritto una canzone al giorno, ho praticamente in mano 18 album. Ho vissuto di musica, l'ho composta, l'ho studiata, ma l'ho ascoltata pochissimo. Ho fatto un viaggio, mio, una specie di sogno senza ascoltare la radio sono un museo, mi sono proiettato nel passato, mi sono creato in una dimensione mia".
In particolare Morgan ha individuato il momento in cui si è creata la frattura tra la prima parte della sua carriera e la seconda. Quel febbraio del 2010 in cui, dopo un'intervista al mensile "Max" in cui aveva dichiarato di usare la cocaina e il crack come antidepressivi, venne escluso dal Festival di Sanremo al quale avrebbe dovuto partecipare con la canzone "La sera" ("E' stato un dolore, quel brano non riesco quasi più ad ascoltarlo"). Da quel momento il Morgan cantautore è sembrato cedere il passo al Morgan personaggio televisivo ("X Factor" ma anche "Amici" e altri programmi) e comunque lontano dalla discografia, con l'ultimo album, "Italian Songbook vol. 2", datato 2012. Anzi, quando ha potuto, al mondo della discografia ha menato fendenti, criticando la povertà dell'offerta musicale, attaccando presunte consorterie di autori e chi più ne ha più ne metta.
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Cosa è cambiato allora? Il punto di svolta è stato proprio "Rutti", presentata in anteprima all'ultimo Concertone del Primo Maggio. "E' una canzone che ho scritto di recente, non faceva parte di tutto quell'archivio che ho creato negli anni scorsi - ha spiegato -. Mi sono trovato questo testo che nemmeno ricordavo di aver scritto, una di quelle cose che scrivo in dormiveglia e ho provato a strimpellarci sopra una cosa facendo un po’ il verso a De Andrè, pensando alla sua 'Un giudice'. Poi l'ho mandata a Pico Cibelli (presidente e ad di Warner Music Italy - ndr) che mi ha detto 'ma questa è una hit!'". Da lì qualcosa è scattato con l'idea di mettersi alla prova con il mondo esterno, uscendo dalla dimensione che si era creato. Ma con un obiettivo alto. "Voglio dialogare con quella che oggi viene chiamata canzone e che invece spesso non è - dice Morgan -. Oggi si trascura completamente l'armonia, ci si muove come se gli accordi non esistessero. Tutta la trap è costruita sugli accordi di 'No Woman, No Cry' di Bob Marley, che poi sono gli stessi di 'Let It Be' dei Beatles". Ma non è solo questione di composizione. "Oggi è cambiato tutto, dalla lunghezza delle canzoni alla modalità in cui vengono presentate - prosegue - io voglio dialogare con questo nuovo mondo senza rimpiangere il vecchio come fanno certi miei colleghi. Provando a portare un contributo per il ripristino dei valori umanistici contro la tecnocrazia". E il primo assaggio di questo dialogo con il mondo di oggi dovrebbe essere il prossimo singolo, in cui il cantautore sarà affiancato da Chiello e Achille Lauro.
Poi nel futuro potrebbe esserci anche il Festival di Sanremo, un obiettivo a cui Morgan non si sottrae. "Credo che potremmo farlo Sanremo, tutti pensano a Sanremo - dice aggiungendo con ironia - con un cambio di direzione tra Amadeus e Conti che è un cambio di vita, un altro mondo".