L'attrice, malata da tempo, è morta nella sua casa romana a 82 anni: i funerali si terranno l'11 luglio nella Capitale
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E' morta a Roma nella sua casa di via Flaminia l'attrice Elsa Martinelli. Nata nel 1935 a Grosseto, era malata da tempo. Scoperta da Kirk Douglas, ha lavorato con tutti i grandi del cinema da Orson Welles a Mario Monicelli, da Roger Vadim ad Alberto Lattuada. Lascia la figlia Cristiana, che insieme ai nipoti e alla famiglia era al suo capezzale. I funerali si svolgeranno a Roma l'11 luglio alle 11 nella chiesa di Santa Maria del Popolo.
Sposata nel 1957 con il conte Franco Mancinelli Scotti di San Vito, ha avuto una figlia, Cristiana, che ha seguito le sue orme nel campo della recitazione. Nel 1968 si è risposata con il fotografo e designer Willy Rizzo.
Elsa era nata a Grosseto nel 1935 ed era arrivata a Roma con la famiglia quando aveva nove anni. Studi terminati alla quinta elementare, poi lavoro come commessa e poi in un negozio di cappelli. La svolta della sua vita però arrivò quando venne notata dallo stilista Roberto Cappucci in una boutique di via Frattina che la lancia nell'alta moda. Nel 1955 Douglas la vede sulla copertina di Life e la vuole per "Il cacciatore" di indiani, conquistando Hollywood a soli 20 anni.
Nel 1956 vince l'Orso d'argento al Festival di Berlino come migliore attrice grazie a Donatella di Monicelli, in cui interpreta una ragazza romana la cui vita cambia radicalmente grazie all'incontro con una ricchissima signora americana. La Martinelli ha all'attivo circa 70 film, tra cui Costa Azzurra di Vittorio Sala (1959) e Un amore a Roma di Dino Risi (1960), Hatari! di Howard Hawks (1962), Il processo di Orson Welles (1962), La decima vittima di Elio Petri (1965), Sette volte donna di Vittorio De Sica (1967) per citarne alcuni.
Fra i suoi partner di scena Robert Mitchum, Anthony Perkins, Charlton heston, Richard Burton, Gerard Philiphe, Jean Marais. Incide un disco come cantante, si cimenta come presentatrice del Festival di Sanremo nel 1971 insieme a Carlo Giuffrè, si diverte come giornalista. Dagli anni Settanta comincia a dire molti no e lascia quasi del tutto il grande schermo ma continua a essere presente in tv, spesso ospite di talk show o con cameo di lusso nelle fiction. Dopo l'ultimo film nel 1985 "Sono un fenomeno paranormale" di Sergio Corbucci, torna nel 2005, in prima serata su RaiUno nella terza stagione della miniserie Orgoglio.