Nella sua lunga carriera si è esibita nei teatri più prestigiosi del pianeta
E' morta nella sua casa di New York il soprano Renata Scotto, all'età di 89 anni. Durante la sua lunga carriera, ha calcato le scene dei più prestigiosi teatri mondiali come La Scala di Milano, il Metropolitan di New York e la Royal Opera House di Londra, diventando un'artista di fama internazionale apprezzata in tutto il globo.
"Ho il cuore a pezzi" ha scritto sui social Placido Domingo, ricordandola come "una dei più grandi cantanti lirici di tutti i tempi, una insegnante dedicata ai giovani cantanti e per me, personalmente, una dei partner più assidui sul palco con più di cento rappresentazioni insieme, ma soprattutto una carissima amica".
Nata a Savona nel 1934, aveva debuttato appena diciannovenne ne "La Traviata" proprio nella città ligure . L'anno seguente esordì a La Scala con "La Wally". L'inizio di una carriera proseguita in Italia e all'estero (a partire dalla tournèe Scaligera in Inghilterra del 1957 in cui si alternò con Maria Callas e Rosanna Carteri) con un repertorio vastissimo, a cui oltre al canto ha affiancato anche la regia d'opera e l'insegnamento con la creazione a Savona dell'Accademia Operistica Renata Scotto.
Una musicista cui il Teatro alla Scala, insieme a tutto il mondo dell'opera è legato da un immenso debito di gratitudine", hanno sottolineato dal Piermarini. "Una tecnica vocale esemplare ma soprattutto un'intelligenza del testo poetico e musicale con pochi confronti e una sensibilità drammatica sempre dominata da gusto infallibile hanno permesso al soprano ligure di interpretare alla Scala e nel mondo una varietàdi parti, da Bellini a Donizetti fino a Verdi, lasciando in ciascuno il segno di una personalità inconfondibile".
Ad annunciarne la morte è stato il sindaco di Savona, Marco Russo, attraverso i canali social: "E' morta una cantante unica, una grande musicista, una grande artista, una grande donna. Una grande savonese. Colta, raffinata, generosa, semplice. Lei, che ha toccato il vertice dell'arte mondiale, aveva la semplicità dei grandi, e ogni volta che la si incontrava, sembrava lei ad essere felice di parlare con l'altro".
"Il suo amore per la musica era contagioso e sapeva, con un solo gesto, con un solo sguardo, con poche parole, trasmettere sia la tensione verso la perfezione, che lei conosceva, sia la semplicità accessibile della musica per chiunque", ha continuato il primo cittadino. "Ci mancherà in tutto. Ci mancherà il suo saluto gioioso e affettuoso. Savona le sarà sempre grata e resterà un esempio per tutti noi e un riferimento costante per la nostra città".
La sua carriera l'aveva portata anche al Metropolitan Opera di New York, dove nel 1965 ha portato in scena "Madama Butterfly", per poi curarne la regia nel 1986. Nel 2020 aveva scelto di riportato il suo talento nella città natale, mettendo in scena come regista "La traviata" sempre al Teatro Chiabrera. "E' un istinto che mi porta a cantare e a ritornare nella mia città", aveva detto in occasione della presentazione.