i lutti nel mondo dello spettacolo

Da Sandra Milo a Quincy Jones, ecco chi ci ha lasciato nel 2024

Negli ultimi dodici mesi sono tante le stelle italiane e internazionali che si sono spente

28 Dic 2024 - 10:24
 © ipa

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Il 2024 è stato un anno di grandi addii per tanti artisti della musica e del cinema. Come Sandra Milo, scomparsa l'11 marzo a 90 anni, oppure il cantautore Pino D'Angiò, pioniere del rap italiano, che è morto lo scorso luglio a 71 anni. Sul fronte internazionale i fan dei One Direction hanno dovuto dire addio anche a Liam Payne (31 anni), precipitato dal terzo piano di un hotel

Sandra Milo, Paolo Taviani e Roberto Herlitzka: addio ai pilastri del cinema

  Il 29 febbraio se n’è andato dopo una breve malattia un maestro del cinema italiano: Paolo Taviani. Il regista aveva 92 anni e insieme al fratello Vittorio (scomparso nel 2018) a partire dagli anni '50 con il loro impegno e il loro rigore cambiarono il cinema italiano. Nel 2024 ci ha lasciato anche la musa di Federico Fellini, Sandra Milo, morta a Roma l'11 marzo all'età di 90 anni. Per ben 17 anni i due furono amanti e fu proprio lui a coniare per lei il soprannome "Sandrocchia". La volle in due dei suoi capolavori: in "8½" del 1963 e "Giulietta degli spiriti" del 1965. Il 31 luglio è morto Roberto Herlitzka, famoso per aver interpretato Aldo Moro in "Buongiorno, notte". Protagonista di una lunga e brillante carriera nel teatro, in televisione e al cinema, ha raggiunto l'età di 86 anni, collaborando con illustri registi come Marco Bellocchio, Paolo Sorrentino, Lina Wertmüller, Luigi Magni e Luigi Comencini.

Le morti nel mondo della musica

 Il 6 luglio a 71 anni se n'è andato Pino D'Angio, uno dei cantautori più famosi degli anni Ottanta. Conobbe uno straordinario successo con "Ma quale idea", considerato uno dei primi brani rap in lingua italiana. Nato a Pompei, D'Angiò nella sua carriera è stato apprezzato anche all'estero, lavorando come attore, doppiatore e produttore musicale. A 71 anni si è spento anche il deejay e vocalist Franchino, al secolo Francesco Principato. Originario della Sicilia, si era trasferito da giovane in Toscana dove aveva iniziato la sua carriera da vocalist. Quincy Jones è scomparso il 3 novembre a 91 anni, lasciando un vuoto nel mondo della musica. Il compositore e produttore discografico tra i più premiati di sempre ha prodotto, tra gli altri, Frank Sinatra, Aretha, Franklin e Donna Summer e ben tre album di Michael Jackson (compreso "Thriller", album record da 130 milioni di copie vendute).

I lutti del cinema francese

  Anno nero anche per il cinema francese che in pochi mesi ha dovuto dire addio a Philippe Leroy (1 giugno), Anouk Aimée (18 giugno) e Alain Delon (18 agosto). Leroy, malato da tempo, è scomparso a Roma all'età di 93 anni. Con oltre 200 apparizioni tra film e produzioni televisive, in Italia è diventato celebre per il suo ruolo di Leonardo da Vinci nella serie "La vita di Leonardo da Vinci" del 1971 e, soprattutto, per l'interpretazione di Yanez nello sceneggiato "Sandokan" del 1976. Quest’anno, all'età di 92 anni, se n'è andata anche l'attrice francese Anouk Aimée. Era diventata famosissima in Italia per aver recitato ne "La Dolce Vita" al fianco di Marcello Mastroianni, nel ruolo di Maddalena. Fra i film che la videro protagonista, anche "Un uomo, una donna" di Claude Lelouch. Ad agosto è scomparso a 88 anni anche Alain Delon, uno dei più grandi sex symbol del cinema mondiale. Tra i personaggi più celebri il cupo e timoroso Rocco in "Rocco e i suoi fratelli" (1960) e il principe Tancredi ne "Il Gattopardo" (1963). Il cinema europeo ha perso anche Marisa Paredes, musa di Pedro Almodovar, che ci ha lasciato a 78 anni. L'attrice spagnola ha interpretato alcuni dei film cult del regista come "Tacchi a spillo", "Tutto su mia madre" e "La pelle che abito"

I lutti di Hollywood

 Ad Hollywood quest'anno hanno pianto anche  la scomparsa del premio Oscar Donald Sutherland, un gigante del cinema e del teatro, padre degli attori Rossif e Kiefer Sutherland. Ha avuto una carriera straordinariamente lunga: sessant'anni di attività durante i quali ha preso parte a oltre 180 film. In Italia ha lavorato, tra gli altri, con Federico Fellini che lo volle nel suo "Il Casanova di Federico Fellini e con Bernardo Bertolucci in "Novecento" (1976), accanto a Robert De Niro e Gérard Depardieu. Il 2024 è stato anche l'anno della morte della Wendy di "Shining" Shelley Duvall. L'attrice deve la sua popolarità al ruolo iconico nel film di Stanley Kubrick, ma non solo. Nella sua carriera aveva lavorato anche con Robert Altam per "3 donne", ruolo che le valse il titolo di miglior attrice a Cannes nel 1977 e con Woody Allen per "Io e Annie".  Il 9 settembre il mondo ha detto addio a James Earl Jones (93 anni), che aveva superato i pregiudizi razziali e la balbuzie per dare vita a una celebrata carriera. Da "Radici" a "Il principe cerca moglie" passando per "Caccia a ottobre rosso", "Sotto il segno del pericolo" e moltissimi altri film. Come doppiatore aveva tra prestato la sua voce al personaggio di Darth Vader nella saga "Star Wars" e a Mufasa nel "Re Leone".

Addio a pezzi di storia del cinema

 Quest'anno ci ha lasciato anche Maggie Smith (89 anni), attrice di "Harry Potter" e "Downton Abbey".  Nella sua carriera vinse anche due premi Oscar: il primo nel 1970 per la sua interpretazione in "La strana voglia di Jean", il secondo nel 1979 come attrice non protagonista in "California Suite". Da tempo affetta da sclerosi multipla, è scomparsa a 79 anni Teri Garr. Famosa per aver interpretato Inga, l'affascinante assistente del dottor Frederick von Frankenstein (Gene Wilder) in "Frankenstein Junior", e candidata all'Oscar per il suo ruolo in "TootsieNel corso della sua carriera, ha collaborato con Pollack, Coppola, Martin Scorsese e Robert Altman. Hollywood ha pianto anche Jouis Gossett Jr., il sergente di "Ufficiale e gentiluomo", primo afroamericano a vincere l'Oscar nella categoria miglior attore non protagonista. L'attore è morto a 87 anni e nella sua carriera ha ricevuto inoltre un Emmy per la sua interpretazione di Violino nella miniserie "Radici".

La morte prematura di Liam Payne

 Se n'è andato a soli 31 anni il cantante britannico Liam Payne, precipitato dal terzo piano di un hotel a Buenos Aires. Rivelatosi grazie a "X Factor", era diventato una stella globale con gli One Direction. Tra le popstar più amate degli anni 2010, il cantante ha successivamente intrapreso una carriera da solista, distinguendosi spesso per il suo carattere vivace e per una vita privata turbolenta.

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