dopo una lunga malattia

Milano, è morto il pianista Maurizio Pollini: il maestro aveva 82 anni

Era malato da tempo e aveva cancellato gli ultimi concerti in programma

23 Mar 2024 - 21:54

È morto il pianista Maurizio Pollini. Nato a Milano nel 1942, era malato da tempo e per motivi di salute aveva cancellato gli ultimi concerti in programma. La camera ardente, come già avvenuto per Carla Fracci, si terrà alla Scala, teatro a cui Pollini era legatissimo. Pollini è entrato nella leggenda della storia dei grandi pianisti.

© Tgcom24

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Maurizio Pollini aveva compiuto 82 anni il 5 gennaio. A 15 anni vinse il primo concorso internazionale e nel 1960, da poco diplomato al conservatorio di Milano, vinse il prestigioso Concorso Chopin a Varsavia. Di lui Arthur Rubinstein, che era tra i giurati, disse: "Questo giovane suona tecnicamente già meglio di tutti noi". Si perfezionò con Arturo Benedetti Michelangeli che lo aiutò anche a lavorare ulteriormente sulla tecnica, assieme a una profonda cultura musicale e alla bravura.

"Credo oggi la mia interpretazione sia più libera nel ritmo e che ci siano maggiori elementi di 'rubato '- confessava cinque anni fa Maurizio Pollini - ma restando sempre lontano da esagerazioni di fine Ottocento". La sua interpretazione dei brani si basava sul rispetto totale del testo scritto, ma restando sempre molto moderna.

Suo padre era un noto architetto razionalista e la madre una musicista sorella del pittore e scultore Fausto Melotti. Grazie alla famiglia Pollini frequentò negli anni '60 Nono e non visse l'arte e la musica come qualcosa di distaccato dalla vita. Ha sempre espresso pubblicamente le sue idee e il suo impegno civile e politico. I suoi interessi musicali e il suo repertorio si sono aperti via via a nuove prove e esplorazioni che andavano da Bach e Mozart, di cui ha portato a nuova luce tutte le sfaccettature, passando per l'amatissimo Chopin e Beethoven, sino ai moderni, tra cui spicca Schonberg, e i contemporanei anche italiani, come Berio e Nono. 

I "Progetti Pollini" erano programmi senza confini tra classico e contemporaneo, nel suo tentativo non di educare, ma di coinvolgere il pubblico nella musica del proprio tempo, spiegando: "Bisogna imparare a capire il silenzio, le pause, come parte essenziale della musica, se si vuole arrivare a comprendere i contemporanei. Le novità, del resto, hanno sempre spaventato e richiesto un certo tempo per affermarsi: quando Beethoven scrisse l'Eroica, tanti dissero 'speriamo che torni a comporre una musica più gentile'. Ma intanto la creazione va avanti". 

Maurizio Pollini, nato e cresciuto a Milano, è sempre stato strettamente legato al Teatro alla Scala, dove debuttò sedicenne nel 1958 eseguendo in prima assoluta la Fantasia per pianoforte e strumenti a corda di Ghedini diretto da Thomas Schippers e dove tornò due anni dopo con il Primo Concerto di Chopin diretto da Celibidache, e poi costantemente per oltre 150 tra recital e concerti da solista o coi direttori più importanti, a cominciare dall'amico Abbado. 

E’ stato direttore d'orchestra, anche nella lirica. In oltre 60 anni di attività ha suonato e diretto molti musicisti in tutte le maggiori sale da concerto del mondo. Ha vinto premi di prestigio internazionale e ha ricevuto numerose onorificenze.

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