Si intitola "Sinceramente Mostro" il settimo album del giovane artista uscito a sorpresa qualche giorno fa
di Antonella Fagà© Ufficio stampa
Riecco Mostro, all'anagrafe Giorgio Ferrario, classe 1992, il rapper romano dalle rime taglienti e dai testi dissacranti. Questa volta però, per il suo settimo album (ad etichetta Honiro come i precedenti, ndr), “Sinceramente Mostro”, uscito a sorpresa qualche giorno fa sulle piattaforme digitali (la copia fisica sarà disponibile a partire dal 27 marzo) e la sensazione è che nell'aria ci sia più amore e un mood più “prolife”: “Ho finalmente fatto i conti col mio passato e ora parlo del presente..."., racconta a Tgcom24.
Dodici tracce che parlano di un nuovo inizio, nel nome dell'onestà e della sincerità, come racconta la canzone d'apertura “Nuova luce”, manifesto musicale del disco.: “Nuovo disco, nuove rime, nuovi flow... Nuove strade, nuovi sogni, nuovo me”,
Il disco è uscito da pochi giorni ed è già primo su iTunes, te lo aspettavi?
E' sempre una domanda difficile a cui rispondere. Se dico di sì mi sembra di fare lo spaccone, se dico di no però non dico del tutto il vero perché quando si lavora tanto, come ho fatto io, si spera sempre di raccogliere dei risultati e in qualche modo di essere premiato.
Il titolo suona come la conclusione di una lettera... Come è nato?
Non è certo un titolo lasciato al caso. Sincero è come mi sento io adesso, senza filtri senza dover porre personaggi tra me e la mia musica, una persona che accetta la vita così com’è e parla di quello che sta succedendo nel presente. Un racconto, una lettera anche... in cui metto la parola fine a determinate cose, a come mi sono sentito finora in nome di un nuovo inizio...
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Chiudi e inizi quindi … ma cosa?
A differenza degli altri dischi qui parlo qui del mio presente, mentre prima ho sempre parlato del mio passato. Col passato ho fatto finalmente i conti, adesso voglio raccontare di come mi sento adesso. Ci sono tante cose belle che vale la pena raccontare, non ho più cose in sospeso da risolvere del mio passato
Ci sono pezzi però come “Fuck Life” e la stessa opening track “Nuova vita, in cui sembri ancora rancoroso e arrabbiato...
Sì ci sono. E proprio perché sono sincero racconto anche dei giorni in cui vivo delle ri-cadute durante il mio percorso di ricrescita ,in cui metto in dubbio tutto e non so bene se quello che sto facendo è giusto. Ma anche le cadute sono fondamentali per una ricrescita. Non è che dall'oggi al domani cambio all’improvviso e quindi invece di tenermi delle sensazioni di rancore e rabbia per me le metto nel disco perché è sincero e mi rappresenta a 360 gradi.
E nel disco c’è anche tanto amore, più del solito...
Ero molto chiuso e rabbioso prima. Poi però nel tempo sono successe tante cose belle, e tutto è diventato più professionale e sento che non sono più così chiuso. Mi sono detto: perché non raccontare anche le cose belle? Sentivo che mancava qualcosa nella mia musica, mi stava stretto non raccontare anche l’amore che è sempre stato tabù … E così che è nata “La città” in cui racconto il mio modo di gestire l'amore nelle relazioni. In questo caso è stato troppo: l’amore è grande come una città ed è talmente grande che ci perdiamo. La storia è finita ma la città resta grande. ..
“Nostradamus” invece è uu inno al rap, cosa pensi del panorama hip hop di oggi?
Sono contento di questo momento glorioso per il rap. Stiamo vivendo un periodo d’oro, sono molto positivo, c’è tanto lavoro per tutti finalmente. Il rap sta prendendo lo spazio che si merita e ti dico che è meglio oggi che è per tutti, anche se poi magari c’è qualcuno che prende strade dubbie, che il rap di ieri solo per pochi
Musicalmente sperimenti molti generi...
Lavoro con due produttori Yoshimitsu e Manusso, Prod by Enemies, che mi permettono di provare molte sonorità e la la particolarità di questo disco è proprio la diversità dei genieri musicali...
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Nella opening track “Nuova luce” dici di avercela fatta, la chance te la sei trovata da solo e non è stata solo fortuna...
La fortuna te la crei, aiuta gli audaci. Non è fortuna ma energia positiva, se ti impegni e lavori hai molte più chance, in più. Io ho sacrificato e continua a sacrificare tutto perché amo quello che faccio e ora comincio a d avere dei risultati. Questo ripaga
Possiamo dire che questo è il tuo disco più intimo e personale
In un certo modo. Io attingo sempre dalla stessa fonte: le emozioni, ma questo è un disco in cui mi rivelo molto e davvero.
Un unico fest, quello con Gemitaiz in “Britney” perché?
Sono molto geloso della mia musica. Mi concentro su me stesso quando compongo ed è raro che mi venga in mente di coinvolgere qualcun altro. Non mi piace regalare feat. fSolo se il pezzo è perfetto per un’artista lo propongo, non vado mai a chiedere a qualcuno di coprire quella strofa che non ho fatto io. È il mio disco e devo parlare io delle mie cose...
E adesso cosa succede?
Adesso la cosa che mi interessa di più sono i live, sarà un tour con la band al completo. Qualcosa di molto potente.
The Warriors Tour partirà dal Fabrique di Milano, il 19 aprile