Prodotto da Medusa, il film diretto e interpretato dal duo comico riceverà l'ambito premio l'1 luglio al Teatro Antico di Taormina. La presidente dell'Sngci: "Unisce l'impegno all'ironia tagliente"
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Il film "L'ora legale", diretto e interpretato dal duo Ficarra e Picone, è "commedia dell'anno" ai Nastri d'Argento 2017, il premio cinematografico assegnato dal Sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici italiani. Prodotta da Medusa Film, la pellicola rappresenta "la vittoria della commedia civile", che unisce la "comicità all'impegno" come nella migliore tradizione italiana.
L'ambito riconoscimento verrà consegnato ai conduttori di "Striscia la Notizia" l'1 luglio alle 20.30, nella suggestiva cornice del Teatro Antico di Taormina: l'ingresso, per la prima volta, sarà libero.
Grandi complimenti al duo comico anche da parte di Laura Delli Colli, presidente del sopracitato Sindacato: "Il film 'L'ora legale' è stata una commedia che ha avuto un impatto fortissimo nel mercato", e "ha saputo unire impegno ad una ironia molto forte, tagliante. Ha rinnovato veramente, attraverso questo sguardo su un paese immaginario, il rapporto che i comici possono avere sull'etica del senso della politica, denunciando la cattiva politica. E' un film che racconta molto di quest'Italia: del resto il cinema è uno specchio dell'Italia".
Le parole dei vincitori - "Siamo contenti per questo riconoscimento. Vogliamo condividere il premio con gli sceneggiatori Edoardo De Angelis, Nicola Guaglianone e Fabrizio Testini, il direttore della fotografia Ferrane Peredes, il montatore Claudio Di Mauro, l'autore delle musiche Carlo Crivelli, la scenografa Sabrina Balestra, tutti gli attori del cast e, con particolare affetto, con Leo Gullotta e tutti coloro che hanno lavorato nel film". Così Ficarra e Picone, freschi vincitori del premio alla "commedia dell'anno" per "L'ora legale", la loro pellicola targata Medusa. I due attori e comici hanno ricevuto la notizia a Siracusa: nella ridente città siciliana, infatti, sono impegnati nelle prove de "Le rane" di Aristofane.