METAMORFOSI

Neffa: "Niente programmi a tavolino: vado dove mi porta la musica"

Il cantautore ha presentato a Sanremo "Sogni e nostalgia" che, con "'O Sarracino", si trova nell'edizione speciale dell'album "Resistenza". "Il mio stile ogni tanto lo definisco 'fuori dal balcano'" dice a Tgcom24

05 Mar 2016 - 11:54
 © ufficio-stampa

© ufficio-stampa

C'è chi resta fedele a se stesso sempre, con uno stile "dritto" e chi deve cambiare, esplorando influenze e ispirazioni. Neffa appartiene alla seconda categoria, come dimostra il suo album "Resistenza", ora uscito in edizione speciale con "Sogni e Nostalgia", brano presentato al Festival di Sanremo, e "'O Sarracino", cover di Renato Carosone cantata con i Bluebeaters. "Non faccio più progetti - dice a Tgcom24 -, mi faccio guidare dalla musica".

Il cantautore con questo lavoro conferma il suo eclettismo tornando a sonorità soul e blues, in un disco profondo e introspettivo che riesce in egual misura ad affrontare tematiche sociali e di denuncia. Ma come dimostra il pezzo sanremese, le coordinate sono in realtà più ampie del semplice blues: "In 'Sogni e nostalgia' ci sento i Doors, il rock inglese, il reggae, il soul e la batteria hip-hop - spiega lui -. Ma c'è anche la musica popolare italiana così come balcanica".

Un gran misto...
Il mio stile ogni tanto lo definisco 'fuori dal balcano'. Dentro c'è del realismo, del veudaville. Come dicevo nel primo rap che abbia mai scritto, "che piaccia o non piaccia, questo è il gioco che mi salva la faccia".

Come hai vissuto questa nuova esperienza sanremese?
Nel 2004 dormivo meglio. Ero più tranquillo. Per quanto ti prepari al fatto che l'esito della gara non ti deve condizionare, che questo avvenga è praticamente impossibile. E' pur sempre un termometro del gradimento delle persone. Anche se con il modificarsi dei mezzi di comunicazione e la sempre maggiore importanza dei social, mi sembra che tendenzialmente sia diventato più una gara di popolarità che non delle canzoni. A meno che tu non faccia un pezzo veramente orrendo o veramente fantastico. Io per fortuna e purtroppo non ho fatto né l'uno né l'altro.

"Resistenza" è uscito quasi un anno fa. Questi due brani lo completano o sono un ponte verso il futuro?

Io cerco di essere sempre rispettoso nei confronti di chi ha comprato un album, ma devo dire altresì che questo disco probabilmente meritasse un secondo giro. C'è molto dentro e non sono certo che sia stato così recepito. Credo comunque che aggiunga due pezzi molto meritevoli. L'inedito è molto onesto, non una cosa fatta apposta in funzione del Festival. "O' Sarracino" credo sia venuta particolarmente bene. Conosco i Bluebeaters da quasi trent'anni e sono contento di aver potuto collaborare con loro. Hanno un suono unico. Mi piace quando i cerchi si chiudono, anche in tempi e posti insospettabili.

Sia "Sogni e nostalgia" che "'O Sarracino" condividono sonorità precise, con uno spiccato uso dei fiati.

Sono rimasto sorpreso anche io. In realtà fiati non li ho mai usati particolarmente eccetto nel disco "Alla fine della notte" e un po' in "Quando finisce così". Questo dimostra come poi le cose escano in modo molto casuale. Nel caso della cover di Carosone ovviamente l'impronta è data dai Bluebeaters, che basano molto sui fiati. "Sogni e nostalgia" invece ha una linea cantata che è nata proprio sui fiati.

E' venuta di getto?
All'inizio il pezzo era più strumentale. Poi ha iniziato a girarmi in testa. Di solito quando qualcosa che faccio in studio supera i controlli e si ripresenta in mente per giorni. Allora dico 'questo pezzo vuole essere scritto'. Anche se in realtà non scrivo più, canto direttamente nel microfono: penso a una frase e la canto. Faccio freestyle di musica popolare.

Quindi sempre più potere all'improvvisazione?

Potere alla musica. Più passa il tempo e più penso che devi affidarti a lei e non alle tue idee o alle direzioni che vorresti prendere. Invidio molto quelli che sono "mega-dritti". I Coldplay per esempio: si evolvono, cambiano qualcosa ma il taglio è quello, lo riconosci subito. Io non a caso ho fatto un disco che si intitolava "I molteplici mondi di Giovanni, il cantante Neffa", proprio per dire un po' il contrario. Non riesco a fondere tutte queste musiche che amo, le presento tutte. Mancava solo un pezzo punk-rock, l'ho messo in "Alla fine della notte", "Tutto tu".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri