© Luigi Rizzo
© Luigi Rizzo
Sold out e oltre 35mila presenze per il N20 Back Home all'aeroporto Cesari con tanti ospiti
© Luigi Rizzo
© Luigi Rizzo
I Negramaro hanno celebrato i loro primi vent'anni di storia con un concerto davanti a oltre 35mila persone, all'aeroporto Forunato Cesari di Galatina. Un ritorno a casa e alle origini per il gruppo salentino, che han voluto rendere omaggio alla propria terra dove è nato anche artisticamente. Sul palco con la band capitanata da Giuliano Sangiorgi sono saliti, colorando la nottata di poesia, Elisa, Fiorella Mannoia, Samuele Bersani, Niccolò Fabi, Diodato, Sangiovanni, Malika Ayane, Ermal Meta, Rosa Chemical, Ariete, Samuel e Aiello. A loro si aggiunt i primi ballerini del Teatro Alla Scala di Milano, Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenk, freschissimi sposi.
L'entrata sul palco della band e del suo frontman Giuliano Sangiorgi, in giallo come il sole del suo Salento, viene salutata con un boato dai 35 mila presenti, capienza massima prevista dagli organizzatori. Ventitrè i pezzi portati sul palco compresi i bis che fanno dimenticare subito al pubblico il ritardo e qualche disagio per l'ingorgo che si è creato per l'accesso all'area del concerto.
Si inizia con "Fino all'Imbrunire", poi tocca ad Ariete con indosso la maglia giallorossa del Lecce, aprire con "Per uno come m"e i duetti e le esibizioni inedite della serata. La seguiranno a turno in ordine cronologico Rosa Chemical, Samuele Bersani, Niccolò Fabi, Diodato, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Samuel, Aiello (che si commuove sul palco raccontando della sua amicizia con Sangiorgi), Sangiovanni ed Elisa e infine Andrea Celi show director dei visual insieme a Cromazoo.
Tra i momenti più emozionanti quello regalato dall'assolo di Andro ad accompagnare il balletto dell'etoile salentina Nicoletta Manni e Timotej Andrijashenko. E la festa sul palco con tutti gli ospiti che hanno cantato "Parlami d'amore". Il tempo di un saluto dal palco di Sangiorgi all'amico Lorenzo Jovanotti costretto al forfait per l'infortunio in bicicletta. Poi il grazie finale del gruppo a una terra dove tutto è iniziato, dove il cuore non è mai andato via.