"Kill Karma La mente è un'arma", il nuovo album del cantautore marchigiano in vendita dal 10 febbraio
di Antonella FagàIl 10 febbraio esce il nuovo disco (il nono) di Nesli, al secolo Francesco Tarducci, "Kill Karma - La mente è un'arma", prodotto e arrangiato da Brando: "E' la fine di un capitolo. Chiude il lavoro iniziato un po' di anni fa con "Andrà tutto bene" e apre nuove frontiere...", racconta il cantautore a Tgcom24 e aggiunge: “Arriverà la fine ma non sarà una fine...”.
Alla tracklist originale del disco uscito a luglio sono stati aggiunti il brano, che il cantante presenterà a Sanremo, “Do retta a te” in due versioni, in duetto (con Alice Paba) e quella originale da solista, oltre agli inediti "Dove sto andando" e "Tesoro non conta". La versione in digitale dell’album invece conterrà ben 6 tracce inedite.
"Questo è un terzo capitolo del secondo capitolo. Kill Karma di luglio aveva tutto il sapore di un'edizione limitata. Nel nuovo disco ci saranno sei canzoni in più, alcune nascono come videoblog (quasi poesie in musica), ma il disco chiude un'attitudine musicale, ne inizio un'altra...", racconta Nesli, che dopo aver superato il guado del rap ha intrapreso un percorso artistico variegato, sperimentando sempre nuovi generi.
Col rap hai chiuso quindi?
Ne ascolto tanto, ma non è più rap quello che faccio io, è un genere mio, scrivo tanto... e dipende dalla canzone, l'esigenza è comunicativa, se c'è un tipo di metrica rap faccio rap, altrimenti è altro. La cosa che più mi interessa è comunicare... è un genere mio. E' la Nesli-Music.
Ribadisce il concetto di libertà Nesli, e sottolinea come sia passato indenne attraverso le mode: "Io mi colloco trasversalmente nelle playlist, non mi chiudo in una griglia di genere. Mi hanno insegnato che la libertà è un valore assoluto. In questo album la libertà va a braccetto con la consapevolezza. Con 'Andrà tutto bene' abbiamo fatto quello che andava fatto, per dare un taglio netto con il mio passato, mentre per 'Kill Karma La mente è un'arma' ci siamo dati il tempo di fare quello che davvero volevamo. A me piace raccontare attraverso i dischi, sono prima di tutto un comunicatore e mi piace che nella comunicazione ci sia una coerenza. Quel che conta è l'esigenza di raccontare una canzone...se la facciamo country va bene, se rock va bene.. l'esigenza è comunicativa. Ecco la libertà e il valore di libertà”.
E come si colloca il tuo anelito di libertà nel contesto discografico?
Ho la fortuna di lavorare con Universal ma allo stesso tempo di lavorare con un mio gruppo, Go Wild. Ci siamo trovati e l'obiettivo sarebbe creare davvero un genere musicale mio.
Tanti i progetti in cantiere nel frattempo. Il 6 aprile uscirà il nuovo film di Alessandro d'Alatri di cui Nesli curerà la colonna sonora. In più uscirà un suo libro. E marzo Nesli sarà tra i concorrenti di MasterChef. E poi c'è il capitolo sanremese. Nesli presenterà una canzone duettando con Alice Paba, la giovane vincitrice di The Voice con un brano "Do retta a te" inedito, scritto da lui e una cover di "Ma il cielo è sempre più blu".
Nesli negli anni ha sempre rifiutato featuring: "Sia io sia Alice siamo un duo anti-duetto, siamo due cantautori, cantiamo quello che scriviamo e in comune abbiamo Brando. Ma in questo caso il featuring è nato dal pezzo. E' capitato perché sono andato in studio mentre lei stava registrando l'album, ho sentito delle cose che mi piacevano e abbiamo voluto fare un tentativo con "Do retta a te". Il risultato ci è piaciuto”.
Cosa ti ha convinto di lei?
Subisco il fascino di chi scrive quello che canta. E Alice lo fa. In Italia in questa epoca ce ne sono sempre meno, si è dato più spazio agli interpreti tramite i talent. Il fatto che Alice, nonostante la giovane età, abbia una personalità artistica mi ha fatto convincere".