dal 15 al 25 maggio

Vicenza Jazz, da Marc Ribot ai Kronos Quartet per la 29esima edizione

Il cartellone del festival, 10 giornate di programmazione con concerti ed eventi speciali tra il Teatro Olimpico e altri luoghi della città

29 Mar 2025 - 13:13
 © Tgcom24

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Si svolgerà dal 15 al 25 maggio la 29esima edizione di "New Conversations - Vicenza Jazz", con la direzione artistica di Riccardo Brazzale: 10 intensissime giornate di programmazione con concerti ed eventi speciali fra Teatro Olimpico, Teatro Comunale, Basilica Palladiana, Palazzo Chiericati (sede del Museo Civico), Chiesa di Santa Corona e il Cimitero Maggiore, oltre a una serie di luoghi come cinema, librerie, caffè e negozi che ospiteranno le performance degli artisti più giovani.

“II jazz, più di ogni altra musica è un linguaggio, un modo di comunicare fortemente basato sulla pratica dell'improvvisazione. In questo è una musica a suo modo imperfetta e in ciò molto simile alla quotidianità umana. Tuttavia, se anche la storia del jazz ha insegnato che l'improvvisazione è frutto di tecniche anche complesse e sofisticate, dietro l'angolo si cela sempre l'insidia dell'errore e, quasi una conseguenza, l'abilità dell'artista nel gestire l'errore, trasformandolo in occasione di creatività. Questo succederà a maggio, a Vicenza, dove musiciste e musicisti, di ogni estrazione culturale e provenienza geografica saranno invitati a cimentarsi nell'arte del trasformare l'errore in bellezza” spiega il direttore artistico Riccardo Brazzale.

L'apertura e la chiusura del festival

  Dopo il prologo che ha visto l'esibizione in prima nazionale di Stefano Bollani, l’apertura vera e propria del festival è invece affidata il 15 maggio al Teatro Olimpico a una della più importanti e prestigiose realtà della musica contemporanea mondiale, il celeberrimo Kronos Quartet che, in prima nazionale, per l’unica data italiana del tour internazionale che dal 2023 celebra i 50 anni di attività. Di rilievo anche la serata di chiusura, il 24 maggio al Teatro Comunale, con il live in prima nazionale (e apertura del tour europeo) di First Meeting, formazione che riunisce una serie di musicisti di altissimo profilo: il pianista, percussionista e compositore cubano Gonzalo Rubalcaba; il sassofonista statunitense Chris Potter, fra i musicisti più influenti della sua generazione; il contrabbassista di San Francisco Larry Grenadier e il batterista texano Eric Harland. Una serata che verrà seguita dal concerto alle prime luci dell’alba del 25 maggio della violoncellista e polistrumentista irlandese Naomi Berrill che incanterà il pubblico del festival al Parco di Villa Guiccioli a Monte Berico.

Il cartellone

  Sarà di scena il leggendario Al Di Meola, universalmente considerato come uno dei più importanti chitarristi degli ultimi cinquant’anni, in versione “acoustic trio”. E anche gli altrettanto noti Yellowjackets, una band che, con oltre 40 anni di carriera alle spalle, ha scritto la storia della fusion e del jazz elettroacustico. Quindi, la serata-evento realizzata in collaborazione con “Le settimane musicali al Teatro Olimpico di Vicenza”: il concerto in trio del pluripremiato pianista armeno Tigran Hamasyan. Intrisa di spiritualismo cosmico sarà invece la proposta del trio del pianista sudafricano Nduduzu Makhathini.

Saranno tra i protagonisti del cartellone 2025 il trombettista americano Ralph Alessi, cui si aggiungono due esponenti di spicco della scena avant-gard, il chitarrista francese Marc Ducret e il batterista americano Jim Black. Un’intera serata dedicata al piano solo con l’esibizione di Shai Maestro, seguita da quella del virtuoso Sullivan Fortner fresco di Grammy. E poi ancora: l’estrema versatilità del chitarrista americano Marc Ribot a Vicenza Jazz in una doppia versione, in solo e poi insieme alla chitarrista Ava Mendoza di origini boliviane ma pienamente inserita nella scena di Brooklyn, protagonista al festival anche per la sua partecipazione al grande progetto speciale di questa edizione: il concerto In The Name of Rosa Parks. A celebrare l’icona dei diritti civili, Rosa Louise Parks, a 20 anni dalla sua scomparsa e a 70 anni dal gesto che la rese famosa in tutto il mondo saranno il bassista, polistrumentista, compositore e poeta americano William Parker con la formazione Circular Pyramid, che oltre alla Mendoza prevede Hamid Drake, e la partecipazione speciale, nel ruolo di voce recitante, di Celeste Dalla Porta, protagonista dell’ultimo film di Paolo Sorrentino, "Parthenope".

I nomi italiani

 C’è poi la nutrita pattuglia di musicisti italiani di generazioni diverse. A partire dalla Lydian New Call guidata dallo stesso Riccardo Brazzale, un’evoluzione della storica Lydian Sound Orchestra. Spiccano il pianista Franco D’Andrea in trio con il contrabbassista Gabriele Evangelista e il batterista Roberto Gatto; i due ex enfant prodige, oggi artisti maturi e dal forte credito internazionale, il pianista Alessandro Lanzoni in quartetto con il sassofonista Francesco Cafiso; e, inoltre, il duo composto dalla cantautrice e attrice Flo e dal pianista Enrico Zanisi con il loro viaggio di contaminazione pura fra il jazz e le musiche e le storie del mondo, non solo mediterraneo.

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