NELLE SALE ITALIANE DAL 28 AGOSTO

Niente armi vere sul set del remake di "The Crow - Il Corvo": la decisione dopo le tragedie di Brandon Lee e "Rust"

Il regista Rupert Sanders ha voluto solo armi da softair 

22 Ago 2024 - 11:20
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Niente armi vere sul set del remake di "The Crow - Il Corvo". La decisione del regista Rupert Sanders è stata inequivocabile dopo le tragedie dell'attore Brandon Lee durante le riprese del primo film nel 1993, e di "Rust", nel 2021, quando ad Alec Baldwin venne data una pistola, che non era stata precedentemente controllata con la quale uccise la direttrice della fotografia Halyna Hutchins. Intanto alla prima mondiale del film, in uscita nelle sale americane il 23 agosto e in quelle italiane il 28, ha sfilato il cast al completo.

Niente più errori

  “The Crow” di Rupert Sanders è il tanto atteso reboot della pellicola tratta dalla graphic novel del 1989 di James O'Barr, che nel 1994 incassò oltre 100milioni di dollari in tutto il mondo e che aveva come protagonista Brandon Lee, figlio della star di arti marziali Bruce Lee. Ma c’è un elemento della storia del franchise, che il regista era determinato a non replicare: evitare che qualcosa di simile a quanto successo a Brandon Lee capitasse al suo protagonista Bill Skarsgård, e così anche la più piccola arma da fuoco è stata bandita fra un ciak e l'altro o durante una scena.

Il remake di “The Crow” vede protagonista l'attore di “It” e “John Wick 4” Bill Skarsgård nei panni di Eric Draven, che viene ucciso insieme alla sua ragazza Shelly (FKA Twigs). In un limbo tra la vita e la morte, Eric decide di vendicare i loro omicidi. 

Arriva il remake de "The Crow - Il corvo": il red carpet della prima mondiale

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La tragedia di Brandon Lee e sul set di ""Rust"

 La scena del film del 1994 è rimasta nella mente di tutti, con i criminali che sparano da ogni direzione contro Lee,  in piedi su un tavolo al centro. E' stata l'ultima girata dal giovane attore protagonista, che aveva 28 anni: una delle armi infatti non era caricata a salve e lo uccise. Mancavano solo tre giorni dalla fine delle riprese e la produzione si trovò costretta a ricorrere alla computer grafica e a Chad Stahelski e Jeff Cadiente che "sostituirono" Lee, per concludere il film, dato che parte del cat aveva abbandonato il set. 

Quella tragedia ha avuto eco decenni dopo sul set di “Rust” nell’ottobre 2021, quando la direttrice della fotografia Halyna Hutchins è stata colpita a morte a causa della presenza di proiettili veri in una pistola impugnata da Alec Baldwin.

Le parole del regista a Variety e l'uso di armi softair

 Sanders ha voluto lavorare in totale sicurezza e dato che ha girato il suo film nel 2022, entrambi gli incidenti hanno rafforzato la sua insistenza del regista nel voler avere un set quanto più sicuro possibile.

“La sicurezza è una priorità numero uno”, ha affermato a Variety. “I set cinematografici sono molto pericolosi. Ci sono auto che si muovono velocemente con gru bloccate sul tetto. Ci sono stuntman che cadono sui cavi alti giù dai gradini. Anche solo passeggiare sul set di notte con macchine per la pioggia e luci: stai lavorando in un ambiente industriale. Quindi è pericoloso. Devi essere al sicuro. Il primo giorno ho incontrato il reparto effetti speciali e l'armaiolo, che era bravissimo, a Praga. Erano molto attenti alla sicurezza. Seguono tutti le stesse linee guida dei militari quando si tratta di armi, ma non volevo nemmeno rischiare”.

"Così ho detto, categoricamente, 'Non avremo armi da fuoco sul set', il che significa che non avevamo una pistola che potesse avere un colpo vivo o un colpo a salve ovunque vicino ad essa, in modo che nessun proiettile potesse entrare." ”, ha continuato. "Sono tutte armi da softair e alcune sono solo esche di gomma o metallo funzionanti ma prive di meccanismo di sparo."
Nella sua intervista con Variety, Sanders ha anche dichiarato di aver utilizzato armi da softair sul set invece di armi vere.

"La bellezza del softair è che il carrello di una Glock si sposta comunque indietro, ma poi devi aggiungere il bossolo", ha detto il regista. “Bisogna aggiungere la fiammata e il fumo, ma era un prezzo che valeva la pena pagare. Ci sono voluti un bel po' di soldi dal mio budget molto limitato per gli effetti visivi, ma penso che ne sia valsa la pena. Gli effetti visivi di questo film erano in gran parte realizzati internamente alla telecamera. Abbiamo girato principalmente in location con estensione del set. Quindi devi bilanciare dove spendi i soldi quando non hai un budget enorme per realizzare effetti visivi. Ma per me è stata una spesa molto utile per la sicurezza e il comfort di tutti coloro che hanno partecipato a questo progetto.

All’indomani della sparatoria di “Rust” nell’ottobre 2021, molti attori e registi di alto profilo si sono impegnati a smettere di usare armi vere sui set cinematografici. Dwayne Johnson ha detto a Variety che tutti i film e i programmi televisivi realizzati sotto la sua bandiera Seven Bucks Productions passeranno alle “pistole di gomma”, aggiungendo: “Non ci preoccuperemo dei dollari; non ci preoccuperemo di quanto costerà”.

"Il Corvo", la maledizione continua: sospeso il remake per bancarotta

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La "maledizione" del film

 Di un reboot de "Il Corvo" si vocifera sin dal 2009, ma pare che la cosiddetta "maledizione" del film abbia portato sfortuna per anni. Nel 2015 un remake in cantiere da anni con continui stop-and-go dovuti ad abbandoni nel cast, è finito in naftalina: la società di produzione Relativity ha dichiarato bancarotta. Mentre nel 2019 sarebbe dovuto uscirne uno con protagonista Jason Momoa. Nel 2018 però alcuni problemi finanziari e le divergenze creative tra la produzione e il regista Corin Hardy mandarono a monte il progetto.

E la fama di "film maledetto" è stata alimentata anche da altri episodi. Per esempio quello che riguarda River Phonenix, che fece il provino per la parte principale poi andata Lee, e che morì di overdose in quello stesso 1993. Ma anche il remake, prima di finire in soffitta, non se l'è passata bene. Fortunatamente nessun morto, ma una continua serie di problematiche che ne hanno rallentato la lavorazione. A partire dal nome del protagonista, che è cambiato almeno tre volte. L'ultimo ad abbandonare, in ordine di tempo, è stato Jack Houston, ma prima di lui era saliti e scesi dalla barca Bradley Cooper e Luke Evans. Anche quella del regista sembrava una poltrona scomoda: prima F. Javier Gutierrez, e poi Colin Hardy. Almeno fino alla sospesione dei lavori...

Cosa succederà adesso con questo reboot finalmente in arrivo?

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