A vent'anni dal debutto l'opera popolare più famosa al mondo lascia senza fiato i fan, commossi dalla bellezza senza tempo della zingara Esmeralda e dallo struggente dolore del Gobbo Quasimodo
di Isabella Dalla Gasperina© Ufficio stampa
"Notre Dame de Paris" è più bella e splendente che mai. A vent'anni dal suo debutto, l'opera pop moderna più famosa al mondo non ha perso un briciolo della bellezza e della passione che lo spettacolo sprigionava vent'anni fa, al suo esordio nel teatro di Roma costruito su misura per ospitare l'opera-pop-musical. Oggi lo spettacolo voluto da Riccardo Cocciante torna a raccontare il romanzo di Victor Hugo sul popolo delle cattedrali con canzoni e balli, luci e colori. A Milano, al Teatro degli Arcimboldi, torna il cast originale del 2002, riunito per un anniversario coi fiocchi.
L'opera e il cantautore - Il pubblico apprezza, riempie la sala, zeppa di vip (per i fan c'è l'imbarazzo della scelta per riempirsi di selfie la gallery dello smartphone) e applaude a lungo lo "show nello show" del cantautore che vent'anni fa volle questa fantasmagoria di suoni e colori che arrivano dal tempo delle cattedrali e delle grandi passioni, dell'amore intenso e delle anime nere. E' il momento dei saluti e degli applausi quando il cantautore di "Margherita" e "Bella senz'anima" lascia tutti senza fiato salendo sul palco per ringraziare gli uomini e le donne che hanno dato vita alla magia di Notre Dame.
Riccardo Cocciante: "Pace" - In questo spettacolo, dice, "ci abbiamo messo tanta passione. Forse è per questo che questo spettacolo ha funzionato così a lungo. Credo che quella passione si senta ancora oggi, dopo vent'anni. Mi viene da piangere a pensare che siamo ancora qui dopo tanto tempo". Poi, davanti a un pubblico in delirio, regala una delle più belle melodie dello show, "Vivere per amare", e lancia il suo messaggio contro la guerra invitando tutti gli attori a prendersi per mano "per la pace".
La danza di Esmeralda e Quasimodo - Una conclusione da maestro per uno spettacolo che ripropone, in una fantasmagoria di canzoni, danze e acrobazie, la storia di Quasimodo, il Gobbo di Notre Dame, e della bella gitana Esmeralda, tra amore e odio, violenze e inganni e terribili vendette. Intorno a loro, il campanaro della cattedrale e l'affascinante zingara, un mondo di personaggi che popolano l'universo della cattedrale, tra i disperati del popolo e le guardie dell'esercito, tra prostitute e mendicanti, in un caleidoscopio di sentimenti, passioni, contrasti.
Ieri e oggi - Lola Ponce-Esmeralda e Giò Di Tonno-Quasimodo, Vittorio Matteucci-Frollo e Leonardo Di Minno-Clopin, Graziano Galatone-Febo e Tania Tuccinardi-Fiordaliso rivivono finalmente sul palco di Milano, per poi trasferirsi in molte altre città della penisola da qui a fine anno, per regalare a tutti la straordinaria vicenda del Popolo delle cattedrali.
Il calendario - A Milano Notre Dame sarà replicata fino al 3 aprile. Dall'8 al 10 aprile lo spettacolo sarà ad Ancona, poi a Jesolo (15-18), Firenze (5-8 maggio), Roma (12-22), Reggio Calabria (26-28), Lugano (9-12 giugno), Genova (30 giugno-3 luglio), Lanciano (22-24 luglio), Ferrara (27-31), San Pancrazio Salentino (5-7 agosto), Pula (12-14), Palermo (18-24), Terre del Lago (8-11 settembre), Napoli (27-30 ottobre), Bari (3-6 novembre), Catania (11-20), Eboli (26-27), Casalecchio di Reno (2-4 dicembre), Torino (9-11), Trieste (14-18).