Il sequel Disney debutta con successo nelle sale italiane, raccontando il viaggio di crescita della protagonista diventata paladina del suo popolo
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La barriera corallina che Vaiana aveva superato nel 2016 in "Oceania", navigando verso l'ignoto contro i divieti paterni, continua a starle stretta anche nel sequel "Oceania 2", appena arrivato nelle sale italiane. Ma non solo. Anche il successo al botteghino. Il 63esimo Classico Disney ha infatti debuttato in testa al box office italiano con ben 880mila euro e oltre 129mila spettatori. Un bel salto se pensiamo che il primo film ottenne 220mila euro al day one, il 22 dicembre 2016 (conquistando alla fine 14,3 milioni di euro). Anche negli Stati Uniti la partenza del nuovo viaggio di Vaiana e Maui è stata da record al box office, segnando la più grande apertura di sempre in termini di anteprime del Giorno del Ringraziamento.
Annunciato ufficialmente a febbraio con un breve teaser, "Oceania 2" è un'epica avventura targata Walt Disney Animation Studios. La trama segue Vaiana, Maui e un gruppo di improbabili e strampalati navigatori, un equipaggio sgangherato e comico che porterà alla volta di un nuovo viaggio. Dopo aver ricevuto un messaggio inatteso dagli antenati esploratori, Vaiana affronterà un’avventura in acque lontane e pericolose. Si tratta di un’avventura totalmente diversa da tutto ciò che ha vissuto finora. La regia è affidata a David Derrick Jr., Jason Hand e Dana Ledoux Miller. Il film include contributi musicali di spicco, tra cui Abigail Barlow ed Emily Bear (vincitrici del Grammy), Opetaia Foa’i (nominato al Grammy) e Mark Mancina, vincitore di tre Grammy.
"Vaiana è cresciuta", ha spiegato all'Ansa il regista Dave Derrick Jr. "Nel primo film andava alla scoperta di sé. E ci è piaciuto vedere quanto lontano sia arrivata, ma volevamo spingerla ancora oltre. Ora non è più sola, è un punto di riferimento per la sua comunità, è una leader, ha un equipaggio di cui occuparsi", considera il creativo. Oceania 2 arriva quasi un decennio dopo l'originale, ma nel tempo narrativo sono passati solo tre anni: l'eroina polinesiana è ora un'adolescente consapevole, esperta navigatrice ed esploratrice, ammirata da tutti gli abitanti dell'isola, compresi i genitori, che hanno sostituito l'apprensione con l'orgoglio. Per seguire un inaspettato richiamo dei suoi antenati, la ragazza decide di salpare verso acque pericolose e remote, alla ricerca di altre isole disseminate nel Pacifico. Da brava capitana prepara la barca e mette insieme un nuovo equipaggio, ben più strampalato e numeroso di quello del primo film. A bordo con lei ci sono l'amica inventrice Loto, il cantastorie che conosce tutte le leggende Moni, l'anziano cuoco che non ha mai lasciato la terraferma Kele, il maialino Pua e la solita gallina svampita Heihei. Ovviamente arriva anche Maui, il Dio molto umano che l'aveva accompagnata a restituire il cuore rubato alla divinità Te Fiti.
"Porta con sé delle persone e se ne sente responsabile. Così scopre se stessa in una nuova dimensione, quella della leader. Ed emerge il suo vero superpotere: l'empatia. Forse soprattutto perché è una donna, Vaiana esercita il potere con la cura. Perché tiene profondamente al suo popolo", afferma Dana Ledoux Miller, che ha scritto il film con Jared Bush. Lei, come Derrick e molte delle centinaia di persone che hanno lavorato per quattro anni al progetto, hanno una discendenza polinesiana: "Essendo samoana, raccontare una storia radicata nella cultura del Pacifico è un'enorme responsabilità, ma anche una gioia. Tutte le mattine arrivavo a lavorare pensando ai miei cugini, agli zii. Spero che quando vedranno il film si sentano rappresentati, celebrati", riflette Ledoux Miller.
Una squadra di antropologi, storici e studiosi della cultura e delle lingue del Pacifico ha affiancato la produzione dal primo giorno. "C'è una detto popolare che ci ripetevano: 'L'oceano non separa, ma unisce'. È il messaggio che risuonava in noi da quando abbiamo cominciato a pensare al secondo film. Eravamo separati dal Covid e ci siamo resi conto che, anche se lontani, il senso di appartenenza, di comunità e amicizia ci teneva uniti," racconta il co-regista Jason Hand. "Penso che sia un grande messaggio per i tempi che viviamo. Siamo più legati di quanto pensiamo e abbiamo con gli altri più cose in comune che differenze", considera Ledoux Miller, che aggiunge: "Preparate i fazzoletti, ma siate anche pronti a farvi belle risate".
Parallelamente all’uscita del sequel animato, è in lavorazione il remake live-action di Oceania, previsto per il 27 giugno 2025. Dwayne “The Rock” Johnson aveva annunciato il progetto su Instagram, svelando anche parte del cast: Catherine Laga'aia interpreterà Vaiana, John Tui sarà Capo Tui, Frankie Adams vestirà i panni di Sina, e Rena Owen darà vita al personaggio di Nonna Tala.