Addio a Chadwick Boseman, la "Pantera Nera" del grande schermo
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Dopo aver già vinto quasi 30 riconoscimenti nella stagione, l'attore scomparso ad agosto è indicato come chiaro favorito nella categoria
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Gli Oscar 2021 si avvicinano e i totonomi sono partiti da tempo. Ma tra tutti, il super favorito per una statuetta è senza dubbio Chadwick Boseman. L'interprete di "Black Panther," scomparso ad agosto a 43 anni a causa di un tumore, è in lizza come miglior attore protagonista per quella che è stata la sua ultima performance in "Ma Rainey's Black Bottom". Tutti puntano sulla sua vittoria postuma, anche perché ha già fatto man bassa di premi nella stagione (quasi 30) tra Golden Globe, Screen Actors Guild e Critics Choice Award.
Se vincesse Boseman, sarebbe la seconda volta nella storia degli Academy che viene attribuito un Oscar postumo nella categoria del migliore attore protagonista: la prima è stata nel 1977 con la statuetta a Peter Finch per "Quinto potere".
"Uno dei ruoli più importanti, se non il più importante di sempre per un attore afroamericano": così Viola Davis (in gara fra le attrici protagoniste) ha definito il personaggio interpretato da Boseman in "Ma Rainey's Black Bottom", adattamento del dramma teatrale firmato da August Wilson, dedicato alla figura di Ma Rainey, considerata la madre del blues. L'attore noto per il suo ruolo da protagonista nel cinecomic della Marvel, "Black Panther", nel film ha prestato il volto, a Levee, talentuoso ma presuntuoso e ribelle trombettista nel gruppo di Ma Rainey.
In gara con lui in una shortlist mai così rappresentativa della diversità due maestri della recitazione, già vincitori di un Academy Award a testa, Anthony Hopkins ("The Father") e Gary Oldman ("Mank"), insieme ai debuttanti Steven Yeun ("Minari") e Riz Ahmed ("The sound of metal").
L'83enne Anthony Hopkins, vincitore della statuetta alla prima nomination nel 1992 per il suo iconico Hannibal Lecter nel "Silenzio degli innocenti", torna in gara per la sesta volta agli Academy Awards, regalando una prova d'attore struggente e potente in "The Father - Nulla è come sembra" di Florian Zeller. A tre anni anni dall'Oscar conquistato per la sua prova nei panni di Winston Churchill nel film "L'ora più buia", Gary Oldman torna in lizza grazie alla sua interpretazione dello sceneggiatore Herman Mankiewicz in "Mank" di David Fincher. Steven Yeun, nato a Seoul e cresciuto negli Usa, è esploso grazie al successo internazionale ottenuto con il ruolo di Glenn Rhee in "The Walking Dead". In "Minari" di Lee Isaac Chung, interpreta Jacob, immigrato dalla Corea del Sud che spera di realizzare con la sua famiglia una propria versione del sogno americano. Riz Ahmed, classe 1982, arriva in cinquina grazie alla chiave tanto intensa quanto priva di vittimismi con cui ha tratteggiato il problematico batterista protagonista in "The sound of metal" di Darius Marder.
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