© Ansa | Robert Downey Jr.
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ll film di Christopher Nolan ha vinto sette statuette alla 96esima edizione degli Academy Awards, Emma Stone miglior attrice
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La notte degli Oscar 2024 ha un trionfatore: è "Oppenheimer". Il film di Christopher Nolan conquista sette premi, tra cui miglior film, migliore regia, miglior attore protagonista (Cillian Murphy) e non protagonista. Emma Stone miglior attrice per la sua interpretazione in "Poor Things". Matteo Garrone non ce l'ha fatta con "Io capitano". A "La zona d'interesse" di Jonathan Glazer la statuetta come Miglior film internazionale.
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Alla 96esima edizione degli Academy Awards il maxi-biopic della Universal sul padre della bomba atomica Robert J. Oppenheimer, arrivato alla vigilia con ben 13 nomination, ha fatto man bassa di premi in una serata senza incidenti e in cui la politica non è rimasta in panchina. Il film ha conquistato l'Oscar per il miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista (Cillian Murphy) e non protagonista (Robert Downey Jr), e poi montaggio, fotografia e colonna sonora originale.
L'Italia ha incassato la delusione di Matteo Garrone, arrivato nella cinquina finale con l'odissea dell'emigrazione "Io Capitano" e battuto da "La zona di interesse", il film importante del britannico Jonathan Glazer sull'Olocausto raccontato da fuori le mura di Auschwitz, che ha conquistato anche l'Oscar per il miglior sonoro.
L'unico potenziale rivale di "Oppenheimer" è stato "Povere creature!" di Yorgos Lanthimos. Leone d'Oro a Venezia, la favola dark comedy visionaria e sociale ha portato a casa quattro premi su undici candidature, tra cui production design, make up e costumi più la statuetta per migliore attrice a Emma Stone. "Lanthimos mi ha regalato una seconda vita con Bella Baxter", ha detto la star che, al secondo Oscar dopo "La La Land", ha battuto l'altra favorita Lily Gladstone di "Killers of the Flower Moon" di Martin Scorsese: l'unico duello che aveva veramente creato suspance fino all'ultimo.
"Barbie", rivale di "Oppenheimer" fin dal giorno in cui a luglio uscirono in simultanea nelle sale, è rimasta quasi a bocca asciutta, con l'unica statuetta per la miglior canzone originale, "What was i made for" di Billie Eilish e del fratello Finneas che ha battuto in casa "I'm Just Ken", presentato da Ryan Gosling nella stupefancete performance vestito di rosa shocking con decine di ballerini in stile vecchia Hollywood.
Il conflitto tra Israele e Hamas, al centro di proteste fuori dal Dolby, era nella testa della gente anche dentro la cerimonia: Billy Eilish, Ramy Yousef, Mark Ruffalo, Ava du Vernay sono state tra le star che hanno messo la spilletta rossa della campagna Artists4 Ceasefire mentre Johnatan Glazer, premiato per il film sulla Shoah, ha parlato di "tutte le vittime della disumanizzazione", sia i palestinesi intrappolati nella Striscia che gli ostaggi catturati il 7 ottobre dai miliziani di Hamas. "Come possiamo resistere?", ha detto il regista dopo aver ricevuto il premio. Non è stato l'unico conflitto evocato a Dolby Theatre di Los Angeles. Per il miglior documentario ha vinto "20 giorni a Mariupol" storia straziante dell'assedio e della distruzione della città ucraina sulla linea del fronte dell'invasione russa, girato da reporter dell'Ap Mstyslav Chernov, Michelle Mizner e Raney Aronson-Rath. E proprio da Chernov è arrivato dal palco un attacco alla Russia: "Chiediamo - ha detto - di rilasciare gli ostaggi, riconoscere la forza dei soldati che stanno proteggendo il nostro territorio, vorrei non aver mai fatto questo film". Un fotogramma del vincitore del 2023, "Navalny", è stato proiettato in apertura del segmento in Memoriam con l'accompagnamento dal vivo di "Partirò" eseguito da Andrea Bocelli con il figlio Matteo.
Nella cerimonia condotta da Jimmy Kimmel c'è stato spazio anche per qualche sorpresa come il premio al maestro Miyazaki o alla sceneggiatura di "American Fiction". E proprio Kimmel har dedicato uno spazio ai lavoratori del cinema ospitandoli sul palco in avvio di cerimonia leggendo una serie di passaggi del post pubblicato su Truth da Donald Trump che lo aveva definito "il peggiore conduttore" agli Oscar. Il presentato ha risposto: "Grazie per aver seguito la serata, sono sorpreso che lei sia ancora in piedi, non è tardi in prigione?". La battuta ha scatenato l'applauso degli ospiti al Dolby Theatre di Hollywood. Infine gloria per il cane Messi, star di "Anatomia di una caduta". Il border-collie che compare nel film della regista francese Justine Triet, candidato all'Oscar come Miglior film e vincitore della statuetta per la Miglior sceneggiatura originale, ha seguito la cerimonia e le immagini del cane sono diventate virali sui social americani.
© IPA | Ryan Gosling
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